Super-Modified: The Behance Book of Creative Work

Fondato nel 2006, Behance è il network dedicato al lavoro creativo più diffuso al mondo, tanto da essere utilizzato da milioni di persone di ogni paese come vetrina per i propri progetti grafici, fotografici, di illustrazione, di motion graphics, di design, di moda o relativi a discipline che operano nei settori delle arti visive. Oltre che per progettisti, la piattaforma di Behance è punto di riferimento anche per aziende e privati che vogliono monitorare i lavori dei migliori talenti nell’ambito della creatività.

Il prossimo 17 marzo sarà in distribuzione Super-Modified: The Behance Book of Creative Work, il primo libro curato dal team di Behance e pubblicato dalla casa editrice Gestalten, che raccoglie il meglio di questi progetti creativi. La pubblicazione, di 288 pagine, sarà acquistabile online e nelle librerie di fine art e design in tutto il mondo.

Super-Modified è composto da diciotto capitoli, ognuno dei quali rappresenta un diverso aspetto del lavoro creativo. Dall’approccio innovativo all’artigianato tradizionale agli usi più inaspettati e sfrenati delle nuove tecnologie, il libro analizza come l’approccio classico all’arte e al design, sia stato sovvertito, offuscato e reinventato da un notevole gruppo di creativi emergenti. Tra i tanti segnalati c’è anche l’illustratore italiano Marco Goran Romano.

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CREATIVE DIRECTION & DESIGN: Raewyn Brandon & Matias Corea
CURATION: Oscar Ramos Orozco
TEXT: Jocelyn K. Glei
COMMUNITY OUTREACH: Sarah Rapp

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.