Memorie Urbane è in pieno fermento e sono numerosi gli artisti che si stanno alternando in questi giorni per dare un tocco di colore alle città coinvolte nel festival.
Il primo esempio è l’artista francese MTO che con la sua opera nella città di Gaeta ha affrontato una tematica della quale si sta discutendo già da tempo: la grande censura a cui dovrà far fronte google quando i murales, come tutte le opere artistiche, non potranno essere pubblicati senza il consenso dell’autore. Un’opera che riproduce il bug stesso “Google Error 404. Mural not found”, ponendo l’accento sulla questione molto fangosa del diritto d’autore e di proprietà nell’epoca di internet.
The Sun – 22 May 2020
“COMPUTER SAYS NO” (IL COMPUTER NEGA)
PRIMO CASO DI CENSURA ARTISTICA DA GOOGLE CORP.
Nella piccola città di Gaeta, Italia, un gigante ampio murale di 125 m (410 ft) dello street-artist francese MTO è stato silenziosamente censurato da Google CORP. Questo è il primo caso di censura artistica nel nostro buon vecchio Google Earth? Una cosa è certa, è sicuro di aprire un enorme vaso di Pandora, mentre i governi di tutto il mondo consultano le loro migliori menti legali e sono alle prese con le implicazioni per la libertà d’espressione artistica. La censura avviene in un contesto di crescente rivolta internazionale contro la supremazia globale di Google nel controllo dell’informazione. La NATO sta pensando di analizzare tutte le opzioni per ribaltare la decisione e quindi prevenire una massiccia protesta globale nel mondo artistico e giornalistico.
Sempre nella città di Gaeta sono intervenuti Ella&Pitr, una coppia francese d’irriverenti illustratori, famosi per lo sviluppo orizzontale di alcune loro realizzazioni su pavimenti e terrazzi. La visione è ricercata e studiata, concessa solo da un punto di vista rialzato. Un mondo di giganti, personaggi addormentati o dissoluti angeli contemporanei, che non temono il passaggio dei piedi e si aprono a stratificazioni fatte non di polvere e pioggia ma di fango e suole. Raffinati e controversi, i giovani artisti francesi sono per la prima volta in Italia per Memorie Urbane 2015, con l’intento di costruire castelli di storie tra artisti e spettatore.
Le città di Arce e Terracina hanno invece visto all’opera lo Stencil artist Stein che vive e lavora nel Nord della Norvegia. Urban artist della prima ora, ha cominciato a diffondere i suoi disegni in giro per l’Europa privilegiando ambienti urbani abbandonati e case in decadenza. Con un linguaggio visivo sintetico e giocato sul bianco della luce e sul nero dell’ombra, l’artista ha lavorato sui temi dell’illegalità, dell’anonimato e dell’irriverenza. Ha collaborato con diversi artisti e disseminato le sue opere sui muri e sul web.