Póngale color: illustrazione cilena contemporanea

© Francisca Yáñez, Ana (Starry Night)
© Francisca Yáñez, Ana (Starry Night)

In occasione di Bologna Children’s Book FairONO Arte Contemporanea in collaborazione con la casa editrice italo-cilena Edicola e con l’appoggio di Cooperativa de Editores de La Furia, Editores Independientes de Chile, Cámara Chilena del Libro, CNCA y DIRAC presenta Póngale color: illustrazione cilena contemporanea.

Fino al 7 aprile saranno esposte una ventina di tavole degli illustratori della delegazione cilena presenti in fiera, oltre che una vasta selezione di editoria illustrata per ragazzi.
I disegni a tratti astratti, a tratti fumettistici, elemento unificatore dei disegnatori presenti in mostra, ci offrono una panoramica a 360° della più pregiata illustrazione per ragazzi cilena. Il segno nelle loro tavole è deciso, a volte delicato ma pur sempre profondo. Le tecniche spaziano dal collage, all’acquarello passando per il più classico disegno a penna o matita, ma il fil rouge di queste tavole sembra essere la capacità di penetrazione dei disegnatori, che con uno sguardo attento riescono a darci una sintesi di trame complesse in pochi riconoscibili segni. Alcuni, come Catalina Bu, lavorano anche come illustratori freelance, coniugando aspetti grafici più complessi legati al mondo del marketing e del merchandising, all’illustrazione più pura, diventando artisti a 360°. Oppure Paloma Valdivia che considera “l’illustrazione non solo una cosa per bambini […] oggi si sta recuperando il bisogno ancestrale delle immagini”, così come quasi ancestrali sono i suoi disegni, fortemente ancorati alla realtà, seppur resa astratta dal suo sguardo così puntuale; Francisca Yáñez invece, con il suo tratto così delicato sembra riportarci in un’era lontana, che ha tutto il sapore e il profumo dell’infanzia; Victor Hugo Riveros Strange che con il suo tratto più complesso e deciso ci mostra invece un altro modo di intendere l’illustrazione. Oltre a questi, in mostra anche i lavori di Pati Aguilera, Karina Cocq, Isabel Hojas, Fito Holloway, Vicente Reinamontes, Claudio Romo, María de los Ángeles Vargas, Sol Undurraga, che ci offrono una rassegna del più interessante panorama dell’illustrazione cilena contemporanea.

© Victor Hugo Riveros Strange, La mamma e il bambino
© Victor Hugo Riveros Strange, La mamma e il bambino
© Pati Aguilera, Los dulces de Rosamunda_pati aguilera 2014
© Pati Aguilera, Los dulces de Rosamunda_pati aguilera 2014
© Paloma Valdivia, Cappuccetto Rosso
© Paloma Valdivia, Cappuccetto Rosso
© Karina Cocq, Amor
© Karina Cocq, Amor
© Francisca Yáñez
© Francisca Yáñez
© Francisca Yáñez,, silencios
© Francisca Yáñez,, silencios
© Francisca Yáñez, Coneja
© Francisca Yáñez, Coneja
© Fito Holloway, Illustrazione per il libro Pájaros
© Fito Holloway, Illustrazione per il libro Pájaros
© Catalina Bu, Listen to your body
© Catalina Bu, Listen to your body

 

Fonte: ufficio stampa

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Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

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