Torniamo anche questo mese con la nostra selezione delle copertine di riviste pubblicate in tutto il mondo nel mese di aprile 2015. Con una menzione speciale per il progetto editoriale Momma Tried che troverete in fondo all’articolo.
Per concludere, la copertina dell’edizione limitata di Momma Tried, magazine concettuale fondato da Micah Learned e con l’art direction di Theo Eliezer. Senza pubblicità, tratta di arti letterarie e visive, di umorismo sovversivo e di prospettive non eteronormative sulla sessualità. Edito a New Orleans, Momma Tried è una pubblicazione di stampa periodica che esplora le possibilità contemporanee all’interno di un formato classico.
Anche se generalmente considerate come usa e getta, le riviste spesso trovano posto in un luogo nostalgico, scintillante e fascinosamente personale. Momma Tried si ispira a questa tensione tra ciò che è prezioso e ciò che viene cestinato, trattando la rivista sia come spazio espositivo per l’arte, la scrittura e la sessualità, sia come un periodico che imita e schernisce il contenuto e il layout del “Golden Age ” della stampa (gli anni’60 e ’70). La nostra volontà è quella di creare una pubblicazione che parli del ruolo svolto dalle riviste nella nostra vita prima dell’era digitale per esplorare le attuali funzioni culturali di questo medium “defunto”.
Design Playgroundè un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.
Designcome “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.
Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo: “Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.
Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.
Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.
Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.
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