Che quella in cui stiamo vivendo sia la società dell’apparenza, degli standard generati dal mondo della pubblicità, delle immagini-idolo dietro le quali si cela molto spesso il vuoto e la mancanza di contenuto è un dato di fatto. La pubblicità, come la televisione, internet e gli altri media, ha una enorme influenza sul consumatore e non sempre chi ricopre il ruolo di pubblicitario ne comprende l’onere e la responsabilità etica. Questo non significa però che è lecito cadere nello stereotipo di scaricare la colpa di tale sistema a tutto il settore pubblicitario e della comunicazione. Ci sono infatti moltissimi esempi virtuosi che dimostrano quanto sia importante scegliere di comunicare in modo alternativo e quanto un’operazione pubblicitaria possa sensibilizzare la scelta delle persone incentivandone un comportamento sostenibile.
È il caso di Intermarché, una grande catena di supermercati francese, che l’anno scorso ha messo in piedi la campagna The Inglorious Fruits and Vegetables con lo scopo di salvare dal bidone della spazzatura frutta e verdura che non corrispondono al canone di acquisto oramai preponderante del “bello = buono”. Solo nel Regno Unito ben il 40% di frutta e verdura non raggiunge gli scaffali dei supermercati solo perché non esteticamente perfetto, contribuendo così a sprecare globalmente cibi per un valore di 750 miliardi di dollari.
Per la campagna pubblicitaria, ideata e progettata dalla multi premiata agenzia parigina Marcel, è stata coinvolta la fotografa Patrice de Villiers, che con i suoi scatti è riuscita a far brillare al centro della scena carote bitorzolute, patate dalle forme ridicole e altri ortaggi o frutta dall’aspetto sgradevole. Agli acquirenti dell’Intermarché sono stati proposti questi cibi “mutanti” al 30% di costo in meno rispetto ai loro fratelli perfetti. Risultato: i brutti anatroccoli hanno vinto rendendo l’esperimento un successo strepitoso ed evitando il macero per grandi quantità di prodotti buoni.
La campagna ha da poco vinto il premio Designs of the Year 2015 della categoria “graphics”.