Dinamo Magazine.
“…e poi pedalare mette allegria”

Uno sguardo appassionato e ampio sul panorama ciclistico odierno e su quello del passato

Dinamo è una rivista settimanale che nasce con un diverso approccio al mondo del ciclismo. Questo magazine vuole offrire uno sguardo appassionato e ampio sul panorama ciclistico odierno e su quello del passato, cercando di raccontare e celebrare la passione per questo fantastico mezzo a due ruote: “il veicolo a propulsione umana più efficiente che ci sia”.

Dinamo è un progetto di Carla Felicetti, Taja Luxa e Marta Vianello nato durante il Laboratorio di Comunicazioni Visive tenuto da Francesco Franchi e Laura Cattaneo presso lo IUAV di Venezia.

Un lavoro davvero impegnativo perché non si è trattato solo di progettare la grafica di un magazine, ma di creare un vero e proprio brand mediatico che distribuisce storie multicanale. Siamo partite letteralmente da zero.
Progettando la linea editoriale, ideando il naming del progetto, realizzandone il logo e costruendo contenuti e strategia di distribuzione. Il progetto è stato poi declinato su diversi canali multimediali integrando carta e digitale.

LA RIVISTA 
“La direzione che volevamo intraprendere è stata chiara fin da subito. Non volevamo intestardirci solo sul mezzo, ma pensare di più allo stile di vita che propone da 120 anni e più questo trabiccolo umano a due ruote. Volevamo parlare di uomini in bicicletta e di uomini che ogni giorno hanno a che fare con una bicicletta, per svago, per lavoro, per.. forza, in città, lungo le strade di montagna ma anche lungo quelle del Giro o del Grand Tour. Quindi abbiamo provato a pensare cosa avremmo voluto trovare in una rivista simile, cosa ci sarebbe piaciuto leggere sulla bicicletta. Le sezioni della rivista ricalcano tutti questi nostri interessi”.

RUBRICHE
Cose che amiamo 
Raccoglie cose e persone da tenere d’occhio
Zona Verde e Zona30 
Raccontano l’attualità legata al mondo delle due ruote
Bici e persone 
Moda e Tendenze
Viaggi

CICLOFFICINA
Gli aspetti più tecnici del pedalare sono tutti raccolti qui. La parte “tutorialistica” è affrontata come un piccolo manuale di sopravvivenza. Organizzata in un AbiCiclo illustrato, si affrontano tutte le problematiche relative ad ogni elemento della bicicletta, dal manubrio alla sella. Ovviamente non potevano mancare i test delle bici e una panoramica su accessori e abbigliamento.

MEDIA
Una selezione settimanale di nuove tendenze dal web

INSTAGRAM
Trasferisce su rivista i contenuti più sorprendenti e degni di nota seguiti dall’account ufficiale Dinamo su Instagram

STORIA
Chiude la rivista ripercorrendo il dietro le quinte di grandi gare storiche. Nel numero zero le fotografie di H. C. Bresson documentano il Vélodrome d’Hiver di Parigi nel 1957.

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ATTUALITÁ

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COVER STORY

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BICI E PERSONE

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TENDENZE E MODA

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VIAGGI

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INSERTO

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CICLOFFICINA

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STORIA

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SITO WEB
è pensato come strumento online per promuovere la rivista cartacea e l’app per smartphone.
La struttura vuole essere semplice, ma di grande impatto. Nel sito è riportata solo una selezione dei contenuti presenti nella rivista raccontati attraverso immagini a tutto schermo mentre l’applicazione è promossa attraverso una sapiente declinazione delle sue funzioni principali.
LO SMARTPHONE
è il dispositivo più pratico e più usato dalle persone che si spostano in bicicletta, soprattutto in città. Per questo abbiamo scelto di realizzare proprio un app comodamente accessibile dal cellulare. Si è cercato di rendere il più possibile semplice e intuitiva la navigazione. Il tutto con un linguaggio fresco e colori vivaci.
Tutti i contenuti editoriali sono stati rielaborati per essere fruibili sullo schermo di uno smartphone ottimizzando così l’esperienza di lettura. Grande attenzione è stata prestata alla tipografia e all’organizzazione delle informazioni.
Il cuore dell’applicazione è costituito dagli itinerari che forniscono i percorsi più interessanti per esplorare la città in sella. L’app fornisce una serie di mappe delle principali città italiane (Milano, Torino, Ravenna, Venezia), con gli itinerari più interessanti da scoprire in bici. Per la versione demo dell’app abbiamo sviluppato l’itinerario di Milano.

Dinamo, per il momento, è un concept, un’idea a cui Carla, Taja e Marta hanno dato una bellissima forma. Per il suo importante significato, ci auguriamo che diventi una splendida realtà.

“La bicicletta non va troppo forte e non va troppo piano. È un mezzo ecologico, con tutta la meccanica necessaria. Permette di vedere il paesaggio, ti fa sentire il vento e aiuta a pensare. Non ti mette fretta. E, poi, pedalare mette allegria. A tutte le età!” (Margherita Hack)

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.