Luigi Visconti. Cityscape’s spark

Le immagini del fotografo Luigi Visconti, originario di Ravenna e poi trapiantato prima a Parigi e poi a Londra, catturano l’essenza, la storia, l’architettura e la vita delle città che ha esplorato. Dall’Europa con le sue Promenades, fino ai Crossroads de L’Avana e alle skyline di Tokyo, New York, Abu Dhabi e Dubai, Luigi attraversa i paesaggi urbani scorgendone gli angoli più privilegiati per poter costruire un’immagine quanto più completa e puntuale di ciò che osserva.

“Per me fotografare è trovare l’angolo che ritrae non solo la veduta di una città, ma la sua personalità e il suo sfavillio”

L’operazione che mette in atto Luigi Visconti è quella di compressione; le sue fotografie trattengono spazi e tempi differenti in una sola immagine che in alcuni casi si estende fino a tre metri.
Il risultato è una fedele ricostruzione della realtà caratterizzata da dettagli straordinariamente nitidi. Ma questo è un lavoro che ha bisogno di tempi molto lunghi. La mappatura dello spazio infatti può richiedere ore, necessarie per afferrare gli istanti e per ricreare quella che sarà l’immagine conclusiva come se nella mente del fotografo si delineasse la composizione totale formata dai singoli frammenti fotografici.

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luigi_visconti_designplayground_HAV_Cardenas
luigi_visconti_designplayground_HAV_Paseo del Prado
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Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.