L’albero dei 40 frutti

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Nel 2008, mentre era alla ricerca di esemplari per creare un albero in fiore a più colori per un progetto artistico, l’artista e professore d’arte alla Syracuse University Sam Van Aken, ha avuto l’opportunità di acquisire un frutteto di 3 acri dalla Experiment Station di New York State Agricultural. Affascinato dalla pratica di innestare alberi fin dalla giovane età, Aken ha cominciato a innestare le gemme delle 250 varietà che si trovano nel frutteto su un singolo albero.

Per dare vita all’albero “Frankenstein”, Aken ha lavorato con pesche, susine, albicocche, mandorle e noci. Nel corso di cinque anni ha innestato con successo decine di impianti sullo stesso albero e così è nato l’Albero dei 40 frutti. A causa della somiglianza dei diversi germogli, ogni fiore e frutta si combinano perfettamente.

Aken ha innestato almeno 16 diversi “Alberi dei 40 Frutti”, che sono stati piantati in diversi luoghi degli Stati Uniti: Newton, Massachusetts; Pound Ridge, New York; Short Hills, New Jersey; Bentonville, Arkansas e San Jose, California. Ogni albero è adatto all’ambiente in cui è stato piantato perché innestato con varietà locali.

In primavera l’Albero dei 40 frutti ha fiorito in molte tonalità di rosa e viola e in estate comincia a dare frutti in successione. Van Aken sostiene che l’albero è allo stesso tempo un’opera d’arte e una linea del tempo delle varietà di fioritura e fruttificazione

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Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.