Ancora aggiornamenti da Memorie Urbane 2015, tra gli ultimi ospiti al lavoro in questi giorni troviamo gli italiani Millo e Vesod insieme allo spagnolo Pablo S. Herrero.
Millo rappresenta un bel ritorno, già al lavoro qui nella passata edizione con un incredibile muro a Fondi e una mostra personale con Etnik, ha da poco terminato di realizzare una nuova pittura su una piccola facciata a Gaeta a pochi passi dal lavoro realizzato da Vesod. Un bel ritorno anche quello di Pablo S. Herrero che dopo aver messo le radici dei suoi alberi a Gaeta e Terracina nella passata edizione, quest’anno si è cimentato con una bella parete ad Arce.
In attesa di nuovi aggiornamenti vi lasciamo alla consueta e ricchissima gallery fotografica.
MILLO
Francesco Camillo Giorgino, in arte Millo, classe 1979, nasce a Mesagne (BR). Si forma con gli studi in Architettura e spazia con la sua professionalità tra la progettazione, il disegno e la pittura. Architetto di giorno e artista di notte, Millo sembra fuggire dalla dimensione urbana per costruire un’umanità a due dimensioni e due colori, rigorosamente bianco e nero. Una sorta di disegno con “flusso di coscienza” per raccontare storie usando il muro come la pagina di un libro. Ha realizzato muri in Italia e all’estero, alterando la percezione dimensionale dello spazio, con una nuova prospettiva riflessiva, astratta e talvolta ironicamente fiabesca.
PABLO S. HERRERO
Pablo S. Herrero, artista spagnolo dalle mille collaborazioni, con un linguaggio che porta tutti inevitabilmente a mettere radici. Un lavoro che si insinua in ogni spazio libero della superficie; il linguaggio di P. S. Herrero parte da una stilizzazione dell’albero, ricondotto ad una continuità tra apparato aereo e radici, attivo soprattutto in Spagna, lavora su commissione di privati e gallerie. Per Memorie Urbane ha realizzato diversi muri, a Gaeta, Terracina e ad Arnara.
VESOD
Vesod nasce a Torino nel 1981, vive e lavora a Venaria Reale. Figlio d’arte, suo padre è il pittore surrealista Dovilio Breso, entra nell’ambiente urderground dei graffiti fin dagli anni ’90, iniziando un personale progetto di ricerca linguistica, parallelo alla formazione universitaria in ambito scientifico. Fonde realismo e geometria lavorando sul concetto relativo di tempo, sui punti di vista multipli e sulle sfaccettature della luce riflessa nell’aria e all’interno dei colori. Fondatore nel 2010 del seguitissimo blog Graffuturism.