Fruit Landscape: paesaggio e graphic design

In attesa che la quarta edizione di Fruit Exhibition prenda vita — dal 29 al 31 gennaio 2016, stessi giorni in cui si svolgerà Artefiera —, a settembre si apre il percorso di avvicinamento alla manifestazione con Fruit Landscape, un appuntamento dedicato al rapporto tra paesaggio e graphic design, composto da due mostre e due workshop entrambi sould out.

Si apre il 18 settembre con Anatomy of Identity, mostra personale dell’artista francese Jules Julien che occuperà i prestigiosi spazi della Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio a Bologna. La mostra inaugurerà il 18 settembre alle 19.00 e sarà visitabile fino al 18 ottobre. Anatomy of Identity mette in mostra Français!, la serie di 130 stemmi araldici creati originariamente in risposta alla politica dell’allora Primo Ministro francese Nicolas Sarkozy e al dibattito da lui sollevato sull’identità francese.
 Tramite l’utilizzo di una di paletta di colori essenziale, l’artista rivisita gli antichi stemmi araldici della tradizione francese e del resto del mondo, esplorando il rapporto fra identità nazionale e globalizzazione nella società contemporanea.

fruit_designplayground_03
fruit_designplayground_01

Il weekend successivo (26/27 settembre) Fruit Landascape si sposta alle Serre dei Giardini Margherita dove inaugurerà la mostra Natural Recall che esplora la relazione tra il mondo della natura e quello della rappresentazione grafica attraverso la presentazione del lavoro su carta di 15 artisti.
Natural Recall è un progetto internazionale di comunicazione e graphic design senza scopo di lucro organizzato da Studio co.me e da GTower. Un centinaio di graphic designer e poeti visivi internazionali con una poetica, un segno e una sensibilità in linea con lo spirito del progetto, sono stati chiamati ad esprimere la loro affinità speciale con una pianta attraverso lavori di grafica, infografica, illustrazioni e fotografie. La mostra inaugurerà domenica 27 alle ore 19.00 e sarà visibile fino al 15 ottobre.

fruit_designplayground_02

L’appuntamento si completa con due workshop che si svolgeranno entrambi durante il fine settimana del 26 e 27 settembre. Un workshop di estrazione del colore dalle piante e il loro relativo utilizzo in serigrafia, a cura di Medulla, un laboratorio artigiano di Modena che da anni si occupa di serigrafia con colori interamente naturali.
Un workshop di lettering in rapporto col paesaggio dal nome A, Bo, C, a cura di Francesco Zorzi, designer italiano di base ad Amsterdam, che da diversi anni studia le potenzialità legate al disegno della lettera. Il laboratorio sarà occasione per utilizzare il lettering come strumento di coaugulazione dei materiali legati alla città di Bologna portati dai partecipanti, con l’obbiettivo di creare un alfabeto dedicato alla nostra città.

Fonte: ufficio stampa

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.