“3D” and the art of Massive Attack

Il racconto visivo dell'arte di Robert del Naja aka "3D", fondatore del collettivo musicale.

“3D and the art of Massive Attack”, edito da Vinyl Factory, è un libro di 300 pagine, con 280 tra foto e illustrazioni, che racconta l’arte di Robert del Naja aka “3D“, fondatore del collettivo musicale trip hop Massive Attack, (insieme a Grant Marshall, in arte Daddy G, e Andrew Vowles, in arte Mushroom) e, di conseguenza, la storia visiva della band che ha venduto oltre 11 milioni di dischi in tutto il mondo. Il libro è stato progettato dallo stesso 3D utilizzando le immagini del suo archivio personale e gli artworks originali.

“Quando avevo circa dieci anni, un ragazzino chiamato 3D dipingeva per le strade di Bristol. Poi 3D ha smesso di dipingere e ha formato una band che si chiama Massive Attack, che potrebbe essere stato un bene per lui, ma è stata una grande perdita per la città”. Banksy

Le opere d’arte di Robert sono arrivate a definire lo stile iconico del suo gruppo e il libro esplora la sua storia visiva, presentando sia lavori pubblicati sia inediti: dai suoi graffiti e stencil per il “sound system” Wild Bunch degli anni ’80, fino alle copertine dei Massive Attack. Troveremo anche il lavoro realizzato in collaborazione con Nick Knight, Tom Hingston, Judy Blame e Michael Nash Associates, così come fotografie inedite che documentano la collaborazione continuativa di Del Naja con United Visual Artists, e il suo recente lavoro con il regista Adam Curtis.
Tra le pagine della pubblicazione trova spazio un approfondito colloquio con l’artista in cui racconta l’evoluzione delle sue opere oltre ad offrire uno sguardo inedito sui processi di creazione e ispirazione: dalla scena hip-hop di New York alla grafica giapponese, le giustapposizioni culturali di Jean-Michel Basquiat, il pop e il punk di Warhol e il graffitismo.

“Mi è stato sempre detto che un artista, per essere preso sul serio, non avrebbe mai dovuto dipingere copertine di dischi” Robert Del Naja

Fondata nel 2001, The Vinyl Factory Group comprende una casa discografica, un impianto stampa per vinile , il negozio di dischi “Phonica” e la rivista musicale “FACT”, oltre a tutte le sue attività di arti visive che includono le commissioni artistiche, mostre e collaborazioni tra musicisti e artisti contemporanei.

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Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.