Si è svolto in Piazza della Marina il primo intervento urbano di Forgotten Project che mira a mettere in luce alcuni edifici centrali della città di Roma che negli anni, a causa di diversi fattori, sono stati in qualche modo “dimenticati” o rischiano di esserlo.
Il progetto vede il coinvolgimento di cinque artisti della scena portoghese, molto apprezzata negli ultimi anni in Europa e nel mondo, invitati per la prima volta a Roma per realizzare opere urbane, ciascuno con la propria personalissima tecnica. Vi anticipiamo che uno degli artisti in arrivo nelle prossime settimane è Frederico Draw, con cui abbiamo avuto la fortuna di fare due chiacchiere nelle sue precedenti incursioni sul suolo italico (qui il link all’intervista).
Il primo artista invitato è Diogo Machado, in arte ADD FUEL, che con l’opera THIS CONNECTION, conclusa la scorsa settimana, costruisce un dialogo, in un gioco dicotomico, tra la tradizionale ceramica portoghese “azulejos” e le medievali cosmatesche nostrane.
L’illusione della materia è, e rimane, uno dei suoi aspetti più peculiari del lavoro dell’artista. La tecnica dello stencil per evocare la ceramica e la bomboletta per i poster, gli permettono di ottenere una stratificazione d’insieme, per ricordare allo spettatore/cittadino cos’era quel muro prima che l’arte intervenisse e ne modificasse lo scenario urbano. L’edificio oggetto dell’intervento, fa parte di un’area (ex-SIAR) a due passi da Piazza del Popolo e in dismissione da diversi anni, con numerose proposte di intervento e vari concorsi al seguito, ma di fatto inattiva da vent’anni.
Add Fuel, graphic designer e illustratore, combina personaggi irreali ed elementi decorativi in un gioco di simmetrie che crea un trompe d’oeil dal sapore medievale e solo quando ci si avvicina e si osservano attentamente i dettagli dell’opera, si disvela una composizione estremamente contemporanea: un mondo pop, strano e ironico. Dopo le recenti esperienze di Muraliza, “Tour Paris 13” e “le M.U.R.”, Add Fuel realizza quest’anno la sua prima opera in Italia.
Il progetto a cura di Hugo Dias e Alessandra Arpino si avvale del patrocinio dell’Ambasciata del Portogallo, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma, della Casa dell’Architettura di Roma, dell’Istituto Portoghese di Sant’Antonio in Roma.

Foto © Paolo Darra
Video a cura di Leonardo Meuti














