Quasi con lo stesso riguardo con cui si entra in una chiesa o in un museo, varcando la soglia del locale Pescheria con Cottura a Lecce non si fatica a capire di essere entrati proprio in un tempio del pesce (e non solo) – non a caso “In Fish We Trust” è il motto del ristorante – di cui il banco del pescato è sicuramente il cuore sacro.
La formula che caratterizza la pescheria è originale: si sceglie il pesce direttamente al banco, si richiede la tipologia di cottura desiderata, si aspetta di essere chiamati a ritirare il proprio piatto pronto, come recita anche il claim “lo vedi, lo scegli, lo gusti”, si è avvolti da una cura del dettaglio che fa trapelare un’attenta ricerca non solo della materia prima del pesce ma anche di quella artistica, artigianale e grafica.
Il locale infatti, sviluppato su 200 mq, è ricoperto con volte a botte in pietra leccese, mentre retrostanti la zona del banco del pesce spiccano le classiche piastrelle bianche diamantate e a terra il cemento battuto è intervallato da “tappeti” realizzati con un patchwork di cementine colorate. I vassoi a disposizione della clientela sono opera di uno stagnino (antico mestiere in via di estinzione) di Specchia, piccolo borgo dell’entroterra salentino, e tutti gli accessori come tovagliette, porta posate, sacchetti del pane o altro sono brandizzati. Ad arricchire l’ambiente già ricercato e accogliente, campeggiano le opere di Stefano Pilato, artista livornese che lavora con materiali di recupero restituiti dal mare, e di Massimo Maci, glass designer salentino.
I proprietari di Pescheria con Cottura sono Marco Cimmino e Fabio Ingrosso, mentre a coordinare la cucina c’è lo chef Alberto Putti. Un locale che vale la pena inserire tra i nostri Playgrounds.