FORMcard. La bioplastica modellabile

Una tazza di acqua bollente e un po’ di fantasia è tutto quello che vi servirà per utilizzare FORMcard, la bioplastica modellabile sviluppata dal designer inglese Peter Marigold.
Grande come una tessera del cinema o del supermercato, Formcard è un “semplice” pezzo di plastica tascabile che può essere utilizzato per creare oggetti, aggiustarne o modificarne altri. Come? Basta immergerla in una tazza di acqua bollente e magicamente diventerà morbida e modellabile per poi indurirsi nuovamente una volta raffreddata.

Le Formcards esistono in vari colori e sono fatte di una bioplastica (a base di amido e quindi atossica) molto resistente e adatta anche a soluzioni di lunga durata. Ma nessuno vi impedirà di riutilizzare la stessa tessera più volte semplicemente immergendola nuovamente in acqua calda e rimodellandola a proprio piacimento.
Tenerne qualcuna in tasca, in un cassetto della cucina o nella cassetta degli attrezzi sarà utilissimo poiché per qualsiasi emergenza sarà sempre lì pronta per essere manipolata per aggiustare una maniglia, un giocattolo rotto, o per essere trasformata in un oggetto come un porta cellulare.

Il basso costo (un euro circa) e la durevolezza sono degli ottimi alleati che non potranno non invogliarvi ad ordinarne subito una confezione. Potete farlo attraverso la pagina di crowdfunding di Kickstarter dove alcuni pacchetti di ricompensa sono già andati esauriti.

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Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.