Siamo destinati a una alienazione tecnologica? Il fotografo francese Antoine Geiger con la serie Sur-fake, ci dà la sua interpretazione di questa tematica. Lo schermo come oggetto di annullamento dell’identità, colpevole dello scollamento tra vita reale e vita virtuale e soprattutto di un distacco sempre più forte con il mondo fisico.
Nella descrizione del progetto Antoine parla dello schermo come espressione di infinite sfaccettature della nostra vita: è il nuovo dio onnipresente, l’amico del cuore, la nostra protesi o un’estensione biologica, il nostro specchio e la nostra faccia, il nostro ego da cui trae sazietà.
Solo un bottone, lo schermo si illumina; un mondo si accende e l’altro (quello vero) va in stand-by. E l’essere umano inizia a discostarsi dal suo essere animale per somigliare sempre di più a un vegetale.