Jean Jullien narra la vita moderna attraverso le sue illustrazioni su riviste, animazioni, murales, installazioni, libri, poster e abbigliamento con un corpo di lavoro coerente ma eclettico: il tono del suo comunicare si basa su umorismo e ironia.
Ma la vita, lo sappiamo, è strana e quest’anno è successo che il lavoro di Jean (due illustrazioni in particolare) ha avuto una grande visibilità diventando il simbolo di fatti drammatici che hanno scosso tutti noi: gli attentati di Parigi di gennaio presso la redazione Charlie Hebdo e ancora quelli dello scorso novembre in diversi luoghi della città.
Jean ha risposto all’inaudita violenza con illustrazioni che hanno assunto il ruolo di interventi culturali posti in essere attraverso una comunicazione ampiamente condivisa e compresa.
Per il simbolo che vede la Torre Eiffel trasformarsi in un segno di pace, Jean Jullien è stato insignito del premio AADC*E (Art Directors Club Europe) Creative Distinction prize. Il nuovo premio viene conferito ai progetti che si caratterizzano per “una creatività con un profondo impatto sociale e culturale”, ed è stato creato da Michael Boebel, ex chief operating officer di Publicis Germania e membro dell’Art Directors Club Germania, che, per svilupparlo, ha lavorato insieme a un altro membro del board, HP Albrecht. “La forza della creatività non ha eguali nella sua capacità di commuoverci e di farci sentire uniti. In quella ricerca di ispirazione, abbiamo voluto creare un premio speciale per il lavoro creativo con un autentico significato culturale. E quale migliore esempio del simbolo disegnato da Jean?”
“Non ho fatto delle bozze o pensato troppo, è stata solo la prima cosa che mi è venuta in mente. Cercavo solo distacco da quello che era successo, comunicando preoccupazione per le persone che amo e per tutti gli altri. Certamente non avevo la minima intenzione di mettermi in mostra ma poi è diventato qualcosa che è andato oltre quanto potessi immaginare.
Mentre Jean ha difficoltà a essere felice per l’immagine stessa – una reazione viscerale a una terribile tragedia – trova conforto nel modo in cui questa è stata adottata.
“Sono cresciuto studiando avvenimenti come il maggio del ’68 e il lavoro di persone come Alan Fletcher; progettisti che hanno davvero usato l’immagine come linguaggio per comunicare. È una delle prime volte nella mia vita come designer e creatore di immagini in cui sono rimasto incantato dalla potenza della comunicazione. Guardando questo simbolo, l’unica cosa che conta per me è che la gente abbia visto un segno di pace, solidarietà e comunità. Un segno che tutti abbiano potuto capire, indipendentemente dalla lingua. Quindi, in questo senso, la sua funzione è stata soddisfatta”.
Nel 2011, ha fondato Jullien Brothers, duo specializzato in immagini in movimento.
Nel 2012, ha creato newsofthetimes con Yann Le Bec e Gwendal Le Bec.