Fruit Exhibition. Al via la fiera dell’editoria indipendente

Oggi parte la quarta edizione di Fruit Exhibition e fino a domenica 31 gennaio Palazzo Re Enzo a Bologna sarà letteralmente invaso dalla carta, quella di chi ci crede veramente, quella delle pubblicazioni indipendenti, quella trasformata in oggetto d’arte o che si fa portavoce d’arte. Ma accanto ad essa troveranno spazio nuove forme di editoria digitale, multimedia, video e grafica in movimento, app e web zine.

Grazie agli 80 espositori italiani e stranieri, ai 13 workshop per adulti e bambini, alle 9 conferenze (con ospiti di rilevo come il gallerista Emilio Mazzoli e il calligrafo di fama internazionale Luca Barcellona) e alle 7 mostre, Fruit Exhibition farà confrontare arte e graphic design con il meglio della produzione editoriale e della sperimentazione visiva applicata ai nuovi formati editoriali.fruitexhibition_designplayground_01

L’ingresso al festival per tutte e tre le giornate è di 5 €, ma i possessori del biglietto di Arte Fiera, che si svolge negli stessi giorni, avranno diritto al ridotto di 3 €. Qui il link al programma completo.

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Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.