Uno dei compiti più difficili per un fotografo è probabilmente la realizzazione di un ritratto. Quando ti imbatti negli elenchi di consigli su come farne uno perfetto trovi infatti un’infinità di regole tecniche (luci, ambiente, sguardo, obbiettivi ecc…), ma raramente ti dicono che realizzare un ritratto significa innanzitutto saper entrare in relazione con la persona che vogliamo fotografare. Saper creare un momento di condivisione non è così semplice come sembri, tanto più se il vostro soggetto è una capra. E in aggiunta una capra appena conosciuta!
Il fotografo Kevin Horan sembra esserci riuscito in qualche modo. La sua serie “Chattel” nasce quando nel 2007, si trasferisce da Chicago a Whidbey Island, Washington, dove propone a un vicino di casa di fotografare una delle sue pecore. Da questo inizio Horan ha poi espanso le sessioni fotografiche a circa 32 capre e pecore in giro per tutta l’isola.
Da queste immagini, le capre, ritratte come soggetti umani, sembrano emergere con una loro personalità. Ma il fotografo a questo punto ci lascia con un dubbio. Queste creature hanno una sensibilità interiore con cui lui è riuscito a entrare in contatto, oppure l’impiego delle tecniche tradizionali della ritrattistica fotografica ci trasportano inconsapevolmente in una zona di comfort antropomorfo?
Kevin Horan è un artista con sede a Langley, Washington, USA. Sta lavorando a progetti che guardano gli animali come persone, le persone come animali e il pianeta come un posto molto piccolo. Il suo lavoro come fotoreporter è stato pubblicato su riviste come New York Times Magazine, Smithsonian, LIFE, U.S. News & World Report, National Geographic e numerose altre pubblicazioni.
Per visionare tutta la galleria fotografica visitate il sito di Kevin Horan.