Yener Torun, architetto turco classe 1983, passa la maggior parte del suo tempo libero alla ricerca di architetture contemporanee dalle forme audaci e i colori accesi, nascoste e inconsuete per una città come Istanbul che siamo abituati ad ammirare (fotograficamente parlando) attraverso i suoi luoghi storici.
Quello che invece Yener ci mostra sulla sua pagina Instagram, è uno spettacolo completamente diverso, lontano da moschee e obelischi, e rappresenta una via di fuga dalla visione orientalista della città. Un’immagine nuova della Turchia che racconta gli spazi sorti perlopiù nelle periferie. Piccoli mondi che gli stessi residenti di Istanbul stentano a credere possano appartenere alla città in cui vivono.
“La fotografia è una sorta di rifugio. Ti fa respirare quell’aria fresca che aiuta a pensare in modo più chiaro a tutte le cose che ti succedono intorno. I colori brillanti usati in architettura hanno un impatto molto positivo su di me e credo che abbiano un effetto simile sulle persone che vedono le mie foto. Queste oasi nel deserto dei nuovi mega edifici grigi mi aiutano a pensare in modo più positivo al futuro. E almeno posso dire che questo è un ottimo antidoto personale”.