Magali Charrier, films4peace

Films4peace è un progetto attraverso il quale ogni anno vengono selezionati cortometraggi che interpretano visivamente il tema della pace, realizzati da alcuni degli artisti contemporanei più innovativi, in occasione della Giornata Mondiale per la Pace. Questo è il video realizzato nell’edizione del 2011 da Magali Charrier, regista, experimental animator e visual artist che vive e lavora a Londra.

“Uso il disegno come strumento per indagare il corpo umano e il suo funzionamento interno, rendendo visivamente ciò che è percepito e che quindi non è visibile o accessibile dall’esterno. Fondo insieme disegno animato e live action, e in questo dialogo, corpo e segno mettono in discussione la materialità del movimento e della presenza umana.

Per realizzare films4peace, ero preoccupata per la modalità con cui avrei raffigurato le intime battaglie che si verificano ogni giorno dentro le nostre coscienze e il caotico viaggio che si deve percorre al fine di raggiungere la propria pace interiore. Alla fine ho pensato di utilizzare un’impostazione molto semplice: un campo lungo fisso e una figura umana in uno spazio vuoto. Immobile. Improvvisamente poi uno sfarfallio di ombre destabilizzano la figura umana e, prima sporadicamente, poi sempre più freneticamente entrano ed escono della figura umana, interferendo con la percezione iniziale del corpo fino al rafforzamento dell’oscurità. Infine la pace, un respiro improvviso che nasce dal caos.”

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Credits
Artist – Magali Charrier
Producer- PUMA.Peace
Curator- Mark Coetzee
Production Management – Shooting People
Production Manager – Helen Jack
Curatorial Assistant – Owen Martin
Sound Design – Nick Ryan
Animation Assistant – Riita Hakkarainen
Thanks – Wendy Pye, Selina Papoutseli and Tom Lyall

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.