Le sette montagne magiche di Ugo Rondinone

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Nel mezzo del deserto a sud di Las Vegas, a partire dall’11 maggio 2016 e per i prossimi due anni sarà possibile ammirare “Seven Magic Mountains” opera dell’artista di origini svizzere (con genitori italiani) Ugo Rondinone (1964).

Si tratta di sette sculture composte da cumuli di pietre composti da tre a sei massi calcarei di grandi dimensioni, tutti di provenienza locale, alte circa dieci metri e dipinte con tonalità di colori fluorescenti. Le forme impilate appaiono stabili e sull’orlo del collasso al tempo stesso, dualità che rimanda al loro essere naturale e artificiale insieme. Una via di mezzo tra i totem dei nativi americani e gli hoodoos, le sottili guglie di roccia modellate dagli agenti atmosferici.

Seven Magic Mountains è un’opera di soglie e incroci, di isolamento e di raccolta, di meraviglie equilibrate e colori eccessivi tra il deserto e le luci della città”, afferma Rondinone. “Quest’opera vuole suscitare continuità e solidarietà tra l’artificiale e il naturale, tra uomo e natura”.

Il lavoro site-specific è stato realizzato da Art Production Fund, New York e il Nevada Museum of Art di Reno.

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Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.