Prof. Bad Trip, “A Saucerful of colours”

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A dieci anni dalla sua scomparsa, Tabularasa Teké Gallery di Carrara presenta A Saucerful of colours, una grande retrospettiva mai realizzata prima d’ora dedicata principalmente al lavoro pittorico del maestro spezzino Gianluca Lerici conosciuto con il nome di Prof. Bad Trip. La mostra, in programma dall’11 giugno al 30 luglio, si compone di oltre quaranta dipinti, inediti o poco conosciuti al grande pubblico, e di tutta una serie di opere grafiche, sculture e altri oggetti come francobolli, poster, collage, complementi di arredo e design. Un percorso che riassume il lavoro del Prof. Bad Trip, dagli anni ’80 ai 2000, attraverso pittura, manufatti, libri, fumetti, fino a toccare l’ambito musicale. Un viaggio nel mondo della controcultura Punk e Underground attraverso lo sguardo feroce, disilluso e ironico di Lerici, che a colpi di colori contrastanti, acidi e saturi, pieni di dettagli e texture, ha operato una ribellione intellettuale verso una società asfissiante (di allora e di oggi) votata a soffocare ogni tentativo di ribellione intellettuale.

Il percorso espositivo è un vero trip; parte infatti dalle sale della Teké Gallery, che ospita l’intera serie di opere pittoriche, per proseguire nella città di Carrara nelle vetrine della Galleria e del negozio Tabularasa, dove sarà allestita una narrazione della vita di Gianluca Lerici attraverso foto, oggetti e testi di interviste all’artista e ad altri protagonisti della scena come Matteo Guarnaccia, Vittore Baroni e Marco Philopat. Il viaggio artistico continuerà poi in altre location sparse tra via Santa Maria e l’adiacente Piazza Duomo: dagli spazi dell’Ex Caravanserraglio, all’inizio di via Santa Maria, con opere di pittura e serigrafia, passando per i locali della Drogheria di Piazza Duomo, in cui saranno esposte le serigrafie, i disegni e i collage; ed i locali del F.A.C. Fronte Acciaio Cromato dove troveranno collocazione i mobili e le sculture del Maestro; fino all’edicola di Piazza Duomo dove verrà allestito lo store della mostra. L’omaggio a Gianluca Lerici si concluderà alla Galleria Nove di Piazza Duomo dove saranno ospitati gli oggetti e i memorabilia collezionati dagli amici e conoscenti del Prof. Bad Trip e dove verrà proiettato in loop il video “Psycho” realizzato da Domenico Gemelli tratto da un fumetto del Prof. Bad Trip.

Oltre alla mostra, la galleria dedica alla figura del Prof. Bad Trip tutta una serie di eventi estivi tra cui il 18 giugno presso lo Studio Ponte Ferro un concerto con i gruppi della scena alternativa tosco-ligure attivi dagli anni 80: Fall Out, Radiozero, The Wiker Men feat. Tingis, e dei nostri giorni: A.L.T. È inoltre prevista per la stessa serata la proiezione su grande schermo del video “Psycho” di Domenico Gemelli.

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Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.