Week Hand, aperte le iscrizioni per artigiani e maker

Per il secondo anno torna Week Hand, il festival del fatto a mano che si svolgerà il 24 e il 25 settembre 2016 nella corte di Palazzo Trinci a Foligno. Ideato dallo studio di eventi e comunicazione That’s Com e promosso dalla neonata associazione Share, Week Hand è un punto di incontro per la scena handmade italiana dove trovano spazio artigiani e maker di tutta la Penisola grazie sia al market allestito nel chiostro di palazzo Trinci, sia alle dimostrazioni e ai laboratori sulle tecniche artigianali tradizionali e innovative che avranno luogo a Palazzo Trinci e al Multiverso Coworking, tra i principali partner organizzativi.

Per partecipare come espositore al market, da oggi fino al 20 luglio si potrà inviare la propria candidatura compilando ed inviando questo modulo. Gli artigiani/maker selezionati saranno cinquanta.

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Tanti anche quest’anno i corsi da seguire, tra i quali segnaliamo quelli di TheColorSoup, startup del campo tessile che proporrà due laboratori: uno rivolto ai bambini in collaborazione con Pastiglie Leone e uno rivolto agli adulti in collaborazione con Burda Style, magazine italiano dedicato al taglio e cucito creativo.
Infine non possiamo non fare cenno ad una nuova collaborazione, quella tra Week Hand e Design Playground! Per l’occasione durante i giorni del festival proporremo un workshop dedicato agli appassionati di TypeDesign

A presto con il programma e con tutti i dettagli!

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Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.