Festiwall, a Ragusa dal 6 al 18 settembre

il festival di arte pubblica organizzato dall'associazione Culturale Pandora.

Dopo la prima edizione che lo ha portato tra i dieci migliori eventi di street art d’Italia, torna a Ragusa dal 6 al 18 settembre Festiwall, il festival di arte pubblica organizzato dall’associazione Culturale Pandora che anche quest’anno riproporrà la formula che lega cinque artisti a cinque muri, disseminando gli interventi artistici in un’area ben definita di Ragusa. La zona in cui si concentreranno sarà quella del “Selvaggio”, quartiere dove ancora è forte la frattura generata dall’edilizia popolare, e gli artisti che le daranno nuova vita sono Agostino Iacurci, Evoca1Fintan MageeSatOne Hyuro.

«Si tratta di un impegno preso in continuità con il lavoro svolto lo scorso anno. Gli edifici scelti per questa seconda edizione sono tutti esempi di edilizia popolare, siti in una zona periferica, troppo spesso dimenticata, della città. Scopo di FestiWall è ridare un valore alle zone più ingrigite del tessuto urbano, dimostrando che l’arte pubblica può e deve avere un valore sociale»

Nelle due settimane di attività, le giornate dedicate alla realizzazione dei muri saranno intervallate da serate animate da musica dal vivo e attività collaterali quali laboratori e workshop, come quello di stampa al cianotipo (qui l’evento) a cura di S/OGGETTI NEGATIVI e quello di serigrafia (qui l’evento) a cura di Studio Van Holden.

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Ragusa Festiwall 2015 – Millo
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Ragusa Festiwall 2015 – Pixel Pancho
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Ragusa Festiwall 2015 – Moneyless
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Ragusa Festiwall 2015

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.