I dipinti di Geoff McFetridge

Nato a Edmonton (Alberta, Canada) nel 1971, Geoff McFetridge ha frequentato l’Alberta College of Art e ha conseguito un MFA in Graphic Design presso il California Institute of the Arts nel 1995. Stabilitosi a Los Angeles, i suoi primi lavori sono stati fortemente influenzati dalla subcultura skateboarding della scena della West Coast.

Geoff è un onnivoro creativo che lavora con grandi marchi e contribuisce a crearne di nuovi. Nel 2005 è stato protagonista della mostra Beautiful Losers che esponeva opere di pittura, scultura, fotografia, cinema e performance di più di trenta artisti americani emersi negli ultimi dieci anni, tra cui Shepard Fairey, Phil Frost, Mark Gonzales, Chris Johanson, Margaret Kilgallen, Barry McGee, Ryan McGinley, Clare Rojas e Ed Templeton. Espone i suoi lavori in mostre personali nelle gallerie di tutto il mondo.

La pittura è stata parte della mia produzione artistica sin dal 2003 quando ho iniziato a ricreare quello che stavo facendo meticolosamente con la serigrafia. Da quel momento il lavoro si è evoluto diventando gran parte di quello che faccio in studio. Il disegno è ciò che spinge la maggior parte di ciò che faccio, ma è la pittura la sua interpretazione più pura.

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Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.