Fuochi Fatui. Tutti gli artisti e gli illustratori dell’edizione 2016

Prima dell’imminente inizio di Fuochi Fatui abbiamo pensato di fare un breve excursus sugli artisti coinvolti dal festival quest’anno. L’unico escluso dalla lista è Alberto Fiocco (non ce ne voglia!), uno dei fondatori e curatori del festival, ma soltanto perché abbiamo già pubblicato una sua lunga intervista tempo fa.

Claudio Marcon

“Mi risulterebbe più semplice utilizzare la solita biografia formale, “Videomaker Friulano, laureato in produzione e progettazione delle arti visive a Venezia. Collabora con diverse realtà, dal mondo dell’arte a quello commerciale, nel campo del video e della post produzione e animazione”; potrei scrivere molto altro ma forse non è funzionale e potrebbe far capire che spesso non so cosa sto facendo nonostante mi piaccia districarmi all’interno di questo ambito. Un primo periodo dedicato alla video arte, una piccola soddisfazione con il Trento Film Festival e una partecipazione ad UBIQ per RAI5 con 2 progetti documentaristici, collaborazioni nel campo della post produzione ed esperienze stimolanti al fianco dell’artista multimediale Claudio Sinatti e di insegnamento come collaboratore alla didattica allo IUAV di San Marino, sono il percorso eterogeneo e ricco che mi ha dato la possibilità di incontrare persone e professionalità diverse, da artisti a tutt’ora compagni di lavoro con cui collaboro.
Ora l’animazione. Mi permette di lavorare a storie che si possono evolvere ed a dinamiche che possono cambiare rapidamente, anche d’aspetto nonostante i vincoli progettuali. Rendere vivi oggetti e forme astratte, apre a nuove possibilità di racconto e colpi di scena.
Il sound design e la ricerca delle sonorità all’interno del video è un altro punto che mi ha portato nella direzione dell’animazione.
Visualizzare con le mani il racconto e abbozzare il sound design a voce è parte fondamentale della progettazione; è un modo come un altro per mettersi in ridicolo ma è indispensabile e funzionale a definire i tempi ed il ritmo dell’animazione. Per concludere mi piace tessere storie e legare racconti attraverso dialoghi, suoni, immagini, cercando di confondere il senso comune così come succede a me tutti i giorni.”

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© Claudio Marcon
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© Claudio Marcon

Elisa Macellari

Elisa è un’illustratrice italo-thailandese nata e cresciuta a Perugia. Elisa ama i colori, gli animali selvaggi, la giungla, le creature misteriose e la zuppa tom yum. Dopo la laurea in computer grafica all’Accademia di Belle Arti di Perugia, si trasferisce a Torino, dove lavora come mediatrice culturale presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Nel 2007 arriva a Milano e collabora come assistente e graphic designer per la galleria d’arte contemporanea Suzy Shammah. Dal 2012 è illustratrice freelance per case editrici e riviste. Il suo lavoro è stato esposto in Italia e all’estero.

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© Elisa Macellari
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© Elisa Macellari

Giordano Poloni

Classe 1980, laureato in cinematografia nel 2006. Ha lavorato per case di produzione pubblicitarie come montatore, animatore grafico e Smoke artist. Nel 2010 inizia parallelamente la carriera di illustratore lavorando per clienti come TIM, Il Sole 24 Ore, The Guardian, Random House Australia, Wired UK, Wired Italia. Vive e lavora a Milano.

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© Giordano Poloni
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©Giordano Poloni

Gio Pastori

Nasce a Milano nel 1989 dove vive e lavora. Studia Arte e Design e si specializza nell’illustrazione editoriale. Sperimenta le illustrazioni vettoriali per poi passare alla matericità e alle ombre del collage. Colleziona pezzi di carta, collabora con la micro editoria, disegna per testate nazionali e internazionali, per internet e per la moda.

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© Gio Pastori
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© Gio Pastori

Margherita Morotti

Mi chiamo Margherita, ho 29 anni e sono nata a Modena. Mi è sempre piaciuto disegnare, soprattutto quando ho abbastanza tempo per portare avanti un definitivo che sia il più possibile realizzato con tecniche tradizionali. Mi piacciono le imperfezioni delle tecniche analogiche ed il contrasto che si crea quando le utilizzo su forme pulite e nette: cerco sempre di ragionare tanto su questo aspetto quanto sulla composizione stessa dell’immagine, sono gli aspetti che mi divertono di più quando lavoro.

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© Margherita Morotti
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© Margherita Morotti

Filippo Fontana

Mi sono avvicinato al mondo del disegno sin da ragazzino, a Venezia, con la scoperta del mondo dei graffiti. Trasferitomi in Belgio con la mia famiglia, ho portato avanti questa passione, fino a decidere di intraprendere gli studi accademici ad indirizzo artistico, iscrivendomi al corso di grafica all’università a Bruxelles.
Contrariamente alla tipografia tradizionale, l’approccio tipografico dei graffiti ha la particolarità di essere molto più libero ed espressivo. Questa caratteristica ha subito influenzato il mio lavoro, rendendomi una sorta di ibrido fra un grafico e un illustratore.
Una volta laureato, ho deciso di conseguire un Master, sempre in grafica, a Milano. Durante questa esperienza, dato che l’indirizzo del corso era strettamente legato al mondo professionale, non sempre ho potuto godere della possibilità di fondere grafica ed illustrazione, come facevo a Bruxelles, portandomi a disegnare esclusivamente nel tempo libero. Questo mi ha motivato ad iscrivermi al Royal College of Art di Londra, in modo da potermi dedicare interamente al mio lavoro personale. Durante gli studi a Londra, mi sono reso conto di essere attratto maggiormente dall’illustrazione piuttosto che dalla grafica, e ho sviluppato un mio stile. Inoltre, il corso mi ha avvicinato al fumetto, portandomi a conoscenza di un nuovo modo di comunicare: quello dello storytelling. La scoperta del fumetto mi ha permesso di poter approfondire il mio lavoro, non soltanto riguardo la forma, ma anche sul suo contenuto, facendomi riavvicinare a tematiche legate alla cultura hip-hop, che è stata all’origine del mio interesse artistico. Attualmente ho appena terminato i miei studi, sto cercando di lavorare come illustratore freelance e mi dedico al fumetto nel tempo libero.

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© Filippo Fontana
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© Filippo Fontana

Andrea Chronopoulos

Nato nel 1990 ad Atene, dal 2011 lavora a Roma come illustratore freelance. Collabora con magazine e progetti di animazione. Membro fondatore di Studio Pilar, collettivo di illustratori e etichetta di autoproduzioni editoriali.

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©Andrea Chronopoulos
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©Andrea Chronopoulos

Giulio Castagnaro

Illustratore freelance, vive e lavoro a Roma. Fa parte di Studio Pilar, collettivo di illustratori e etichetta di autoproduzione. Ha iniziato fin da piccolo disegnando prevalentemente fumetti, ma si è poi innamorato dei libri di Luzzati, Lionni e Blake e ha deciso di diventare un illustratore.

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© Giulio Castagnaro
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© Giulio Castagnaro

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.