Italianism: il programma e la selezione dei 20 artworks per il contest “Dieci Parole”

Tra i cinquecento lavori inviati per partecipare al contest “Dieci Parole” (di cui abbiamo parlato in un precedente post) la giuria di professionisti composta da Miriam Bianchi, Assunta Squitieri, Francesco Barbieri, Federico Fedeli, Federico Parrella ha selezionato i 20 più significativi, che troverete esposti domani 22 ottobre presso l’Ex caserma di Via Guido Reni a Roma, in occasione dell’evento Italianism – Il design della parola, a cura di Renato Fontana e parte del contenitore Outdoor Festival.

Oltre al progetto collettivo “Dieci Parole”, il programma di domani prevede:

  • LA CONFERENZA CREATIVA
    Dibattito tra Cosmo (cantautore/musicista elettronico), Monica Fabris (Presidente di Episteme, filosofa e ricercatrice), Alex Giordano (eclettico esperto digitale, docente di Innovazione Sociale e Marketing all’Università Federico II di Napoli), Amir Issaa (rapper italo-egiziano, impegnato nel sociale), Nicola Lagioia (scrittore, Premio Strega 2015), Giuseppe Patota (linguista, professore ordinario dell’Università di Siena), Patrizia Ravaioli (amministratore dell’Ente strumentale alla Croce Rossa Italiana) e Annamaria Testa (pubblicitaria e saggista, esperta di comunicazione e creatività).
    Ognuno dei relatori sceglierà e condividerà con il pubblico 10 parole importanti per l’Italia, per l’italiano e per gli italiani nel mondo.
    A moderare l’evento, la giornalista Valentina Parasecolo (Rai).
  • LA MOSTRA
    Esposizione di ottanta poster realizzati in collaborazione con i partner tecnici come commenti visivi delle parole selezionate dai relatori.
    ADCI – Art Directors Club Italiano • ARF! Festival di storie, segni & disegni, Roma • Betterpress Lab, laboratorio di stampe a caratteri mobili, Roma • C41 Magazine • IED – Istituto Europeo di Design Roma • ISIA – Istituto Superiore per le Industrie Artistiche, Urbino •  Lahar Magazine, Padova • Lettering da, network creativo nazionale • La Scuola Open Source, Bari
  • IMAGO
    Il magazine di cultura visuale, creativa e contemporanea italiana Imago dedica un numero speciale ad Italianism. L’editoriale, arricchito da contributi di personaggi e studiosi di provenienza molto varia, recita “Dal più, il meno. La creatività salverà l’estinzione del genere umano?”.
  • MUSICA
    Concerti e showcase di Cosmo, Amir + Dj Leva57, YOUAREHERE, Esu&Fabrice.

Per chi non potrà partecipare all’evento di domani o semplicemente per i più curiosi e impazienti, ecco i 20 artworks selezionati dalla giuria (ordine alfabetico).

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Davide Baroni, “Colore”
Davide Bonazzi, "Vita"
Davide Bonazzi, “Vita”
Collettivo Mare, "Bravo"
Collettivo Mare, “Bravo”
Controlzeta Lab, “Memoria”
Controlzeta Lab, “Memoria”
Marco De Masi, "Bravo"
Marco De Masi, “Bravo”
Giuseppe Di Lernia, "Ritmo"
Giuseppe Di Lernia, “Ritmo”
Paolo Di Rosa, "Vita"
Paolo Di Rosa, “Vita”
Oscar Odd Diodoro, "Armonia"
Oscar Odd Diodoro, “Armonia”
Nicoletta Faltracco, "Disegno"
Nicoletta Faltracco, “Disegno”
Camilla Garofano, "Stile"
Camilla Garofano, “Stile”
Sara Gironi Carnevale, "Colore"
Sara Gironi Carnevale, “Colore”
Federica Iaccio, "Disegno"
Federica Iaccio, “Disegno”
Stefania Loschi, "Bellezza"
Stefania Loschi, “Bellezza”
Plazma, "Ritmo"
Plazma, “Ritmo”
Marcello Russo, "Colore"
Marcello Russo, “Colore”
Matteo Signorelli, "Vita"
Matteo Signorelli, “Vita”
Donatella Sirignano, "Memoria"
Donatella Sirignano, “Memoria”
Studio Mistaker, "Ritmo"
Studio Mistaker, “Ritmo”
Giulia Tassinari, "Ritmo"
Giulia Tassinari, “Ritmo”
Paolo Voto, "Tempo"
Paolo Voto, “Tempo”

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.