Marco Goran Romano per “Il Sole 24 ORE”

Le copertine de "I tuoi soldi", la collana di educazione finanziaria pubblicata dal quotidiano economico.

Dopo l’attenzione dedicata a “Norme e tributi mese”, la rivista di approfondimento de Il Sole 24 Ore dedicata a fisco, bilancio e diritto societario, che ha visto protagoniste in copertina le illustrazioni di Ray Oranges e, nelle pagine interne, le composizioni tipografiche di Luca Lattuga di Anonima Impressori, torniamo ad occuparci de “Il Sole” con la serie di quindici illustrazioni realizzate da Marco Goran Romano per le relative copertine de “I tuoi soldi”, la collana di educazione finanziaria pubblicata lo scorso anno dal quotidiano economico di Via Monte Rosa. La direzione artistica è di Francesco NarracciAntonio Missieri.

Il clima di persistente incertezza e precarietà è accentuato soprattutto dal cortocircuito nella comunicazione. Dalla sensazione, cioè, di essere la parte debole in un rapporto di forze sbilanciato. Tra complessità delle leggi e dei prospetti informativi, pure concepiti come elementi di tutela, persino il linguaggio disorienta. I risparmiatori si sentono, infatti, poco preparati a gestire ogni scelta economica o di investimento con la necessaria consapevolezza sulle regole del gioco, sui loro diritti, sulle caratteristiche degli strumenti finanziari, sui rischi effettivi che si stanno correndo e sul modo migliore per proteggersi. E questa loro debolezza li rende vulnerabili. Oggi più che mai.
Come difendersi, allora, attrezzandosi meglio? A questa necessità vitale di una comunicazione a misura di risparmiatore e, prima ancora, di un’autentica formazione vuole rispondere la nuova iniziativa del Sole 24 Ore: “I TUOI SOLDI. Corso pratico di educazione finanziaria”.

Foto: Davide Farabegoli Uovo Lab

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Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.