Stag&Hare. Storytelling sensoriale

La serie di cinque barre di cioccolato in edizione limitata che rappresentano le città che ospitano le sedi degli uffici dell'agenzia Stag&Hare.

Stag&Hare è un’agenzia che si occupa di branding e design e ha sedi in varie città: New York, Londra, Atlanta, Los Angeles e San Francisco. È stata fondata sull’idea del pub britannico, il cuore della comunità e il luogo dove le persone si riuniscono per condividere storie e rafforzare il loro senso di appartenenza.

“Per i brand di oggi il successo dipende dalla costruzione e dall’attrazione della propria comunità attraverso la narrazione” Stag&Hare.

Dal momento che il mondo diventa sempre più multicanale, multipiattaforma, multiculturale, digitale, sociale e globale, la comunicazione visiva e il design svolgono un ruolo sempre crescente nel modellare le storie di marca e renderle rilevanti e coinvolgenti. La missione di ogni storyteller visivo è quella di potenziare i marchi per sottolineare le connessioni emotive che rafforzano la lealtà e la persuasione della loro comunità.

Di fronte alla volontà di comunicare il proprio lavoro, i progettisti di Stag&Hare si sono domandati in quale modo avrebbero potuto raccontare la storia di ciò che rende unico ciascuno dei loro uffici. La soluzione è stata quella di creare una storia sensoriale legata alla cultura dei rispettivi territori.

Guidati da quelli che loro stessi definiscono i “loro mantra progettuali”, smart strategy e powerfull design, i componenti del team hanno creato, in collaborazione con Xocolatl, artigiani cioccolatieri con sede ad Atlanta, una serie di cinque barre di cioccolato in edizione limitata che rappresentano le città che ospitano le sedi dei loro uffici.

Ogni barra di cioccolato fornisce un’esperienza multi sensoriale per la vista, per il tatto e, naturalmente, per il gusto e racconta una singolare storia visiva del luogo e della sua personalità. Ogni incarto è caratterizzato da uno stemma araldico che riconduce al marchio di Stag&Hare con l’aggiunta di grafiche che esplorano ciò che rende ogni ufficio e città speciali e unici.

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.