Week Hand Winter Workshop

I laboratori invernali dedicati all'apprendimento di tecniche artigianali creative.

Week Hand non ci lascia mai soli neanche di inverno e, per il terzo anno consecutivo, tornano i laboratori dedicati all’apprendimento di tecniche artigianali creative, quest’anno all’interno di Officine Fratti a Perugia, il nuovo spazio creativo nel cuore del capoluogo umbro, che da poco ha aperto i battenti.

Il programma dei workshop parte domenica 4 febbraio con la marchigiana Annalisa Benvenuti alias Alisanna, artigiana della ceramica e del fil di ferro che porterà in Umbria, per la prima volta dopo aver esordito al Weekendoit di Ancona la scorsa estate, il suo workshop dedicato alla lavorazione del fil di ferro.

Si prosegue il 25 febbraio con Alessandra Madonna di Nodi d’Autore che condurrà le sue fedelissime follower in un percorso dedicato alla tessitura questa volta su telaio a cornice.

L’11 marzo per la primissima volta in centro Italia arriva anche Serena Scuderi, blogger e crafter milanese doc, che con il supporto di DMC, insegnerà alle appassionate di ricamo i punti base per personalizzare capi d’abbigliamento più disparati.

Il 25 marzo, poi, arrivano Sara e Marika le creatrici di Cera una bolla, anche loro per la prima volta a Perugia. Il loro sarà un laboratorio dedicato all’apprendimento delle tecniche di saponificazione naturale.

In ultimo, ma solo per questioni di calendario, torna in Umbria l’8 aprile nelle vesti di tutor Giulia Tosi del brand Insunsit, artigiana e creatrice di tessuti la quale, in collaborazione con TheColorSoup e Ar.Co Macchine da Cucire, condurrà un laboratorio per creare una maxi bag totalmente handmade.

Handmade lovers, curiose/i, artigiani e artigiane umbre, a Perugia vi aspettano 5 domeniche di condivisione, formazione e divertimento.

fonte: ufficio stampa

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.