Skeleton of color. La luce nelle tenebre

L'iconografia della morte celerbata dal performer americano Butch Locsin.

Scheletri colorati camminano tra i binari del treno, siedono in riva al fiume, saltellano per le strade di Los Angeles avvolti da nuvole di fumo dai colori brillanti. L’iconografia della morte largamente rappresentata nell’arte messicana rivive in quella del performer americano Butch Locsin, conosciuto come Skeleton of Color, che è stata immortalata in modo impeccabile da una straordinaria collezione di fotografie e video, raccolta sulla sua pagina Instagram.

L’estetica spettrale frutto dell’immaginazione di Locsin si manifesta in una ossessionante celebrazione della vita e della morte, un tributo alle persone defunte che trae ispirazione proprio dal culto azteco dei morti (non a caso Locsin ha proprio origini messicane). Gli scheletri, agghiaccianti nella loro misteriosa bellezza, rappresentano per l’artista un simbolo di rinascita; il suo intento infatti è quello di portare luce nelle tenebre.

Un omaggio alla morte quindi che, così come nella tradizione messicana e nell’odierna Festa dei Morti, viene annunciata e oggettivata e si fa spiegazione del mondo; la celebrazione della morte non come assenza o mancanza, ma come una nuova tappa.

Ognuna di queste opere è frutto della collaborazione con artisti di tutto il mondo tra cui recentemente Rolando McFarlane, StreetWiseLA, Jonathan Gallegos e molti altri.


Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.