Living Nature. La natura dell’abitare

Il padiglione temporaneo progettato dallo studio Carlo Ratti Associati, in piazza Duomo a Milano.

In occasione del Salone del Mobile, Milano ospita in piazza Duomo, proprio davanti a Palazzo Reale, il padiglione temporaneo Living Nature. La natura dell’abitare progettato dallo studio Carlo Ratti Associati. I 500 metri quadri del padiglione, visitabili gratuitamente (dieci persone ogni dieci minuti) dal 17 fino al 25 aprile, accolgono un giardino dove sono stati ricreati quattro microcosmi naturali e climatici che permettono
 alle quattro stagioni dell’anno di coesistere nello stesso momento. Un progetto che mira a esplorare
 la relazione tra uomo e ambiente naturale, ribaltando la novecentesca conquista della città nei confronti della natura e riportando quindi quest’ultima nel paesaggio urbano e negli spazi domestici.

Lo scopo è inoltre quello di alimentare un dibattito sul design sostenibile nello spazio urbano, le celle fotovoltaiche presenti sul tetto infatti trasformano l’energia solare in energia elettrica; quest’ultima a sua volta viene immagazzinata in batterie che a loro volta alimentano i sistemi di controllo della luce solare e della temperatura nella varie aree stagionali.

Un nuovo modo quindi di vivere lo spazio urbano, la casa e anche la natura, dove si attraversano aree climatiche diverse e gli oggetti di arredo sfumano la distinzione esterno/interno; se l’autunno accompagna l’angolo lettura, la primavera si addentra nella zona living.

L’identità visiva del progetto è stata curata da Studio FM Milano.

Crediti
Un progetto di Carlo Ratti Associati (CRA) per il Salone del Mobile.Milano
Concept Design: Carlo Ratti Associati & Studio Römer
Sviluppo Design: Carlo Ratti Associati
Scenografia: Studio Römer
Consulenza ingegneristica: Ai Studio
Landscape and Botanics: Patrick Blanc; Flavio Pollano
Costruzioni: PAC Team Expo
Grafica: studio FM milano

Living Nature. La natura dell’abitare
17 – 25 aprile
Piazza del Duomo
h. 10.00 – 22.00

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.