Lo sguardo di Charlie Davis sulla realtà

Le illustrazioni gioiose e sognanti del designer inglese.

Charlie Davis è un illustratore e designer che vive e lavora a Londra. Le sue illustrazioni piene di colore risultano gioiose e sognanti, le trame aggiungono calore e ricchezza, le sfumature pastose riportano atmosfere rilassanti.

Charlie è un osservatore attento di tutto ciò che lo circonda: le persone con le loro storie, l’architettura e la natura, la musica e il cinema, da questo trae spunto per i suoi lavori e le interazioni fantasiose che li caratterizzano. Il linguaggio a cui si sta avvicinando sta cercando di lasciare che le forme si allontanino dalla realtà per creare scene con una spiccata personalità.

Comincio qualsiasi progetto cercando di immaginare l’illustrazione nella mia testa, una volta che è lì è piuttosto eccitante quando devi solo renderla reale.

“Creo quindi piccoli schizzi in un album da disegno, in maniera sciolta e veloce, esplorando le possibili esecuzioni del layout da cui svilupperò poi gli schizzi in disegni più grandi, fino ad ottenere una chiara indicazione di composizione e contenuto. Una volta soddisfatto con il disegno a matita, posso lavorare con Photoshop per la colorazione e l’applicazione delle texture”, racconta Charlie.

Amato sia dal mondo della pubblicità che da quello editoriale, ha lavorato per Adobe, Cadbury, Playboy, Smirnoff e Mr Porter ed è sempre alla ricerca della prossima sfida creativa.

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.