Novonovo. La piattaforma per scambiare materiali di riuso

E se il rifiuto non fosse rifiuto? Se quello che non è più utile per noi lo fosse invece per qualcun altro?

E se il rifiuto non fosse rifiuto? Se quello che non è più utile per noi lo fosse invece per qualcun altro?

L’attenzione alla sostenibilità e alla riduzione degli sprechi diventa ogni giorno argomento sempre più centrale per le politiche culturali e sociali a livello internazionale. Questo perché la disastrosa situazione ambientale ci sta obbligando a correre ai ripari e a fornire delle risposte (azioni) quanto più immediate.

Una di queste risposte è sicuramente la riduzione degli sprechi e quindi di rifiuti: partendo da un consumo consapevole fino ad arrivare al riciclo. Ci sono numerosi esempi virtuosi di riutilizzo e riciclo in aziende grandi e piccole, ma sono anche molti i piccoli artigiani e designer che hanno intrapreso una strada sostenibile.
Se poi tutte le aziende virtuose, ma anche singoli cittadini, che volessero creare un prodotto partendo da scarti, potessero attingere più facilmente a “rifiuti” di vario genere, di certo questa tendenza potrebbe diventare ancor più diffusa e praticata.

L’idea del designer Lorenzo Scodeller parte proprio da qui (e arriva più lontano): una piattaforma online in cui chiunque potrà scambiare materiali e prodotti di cui non ha più bisogno, affinché altri li possano riutilizzare.
Si chiama Novonovo ed è nata in seno al programma di accelerazione “Creative Business Studio” di IMPACT HUB Lisbona, occasione che ha messo Lorenzo nelle condizioni di poter sviluppare finalmente questo suo progetto.

Abbiamo tra l’altro già parlato di Lorenzo Scodeller tra le pagine di Design Playground, proprio perché con la sua start-up di design di upcycling lavora già da anni nell’ambito della sostenibilità creando prodotti a partire da materiale di recupero. Potete trovare due esempi in due articoli, Stallo, la bottiglia che diventa bicchiere, e Tchaikovsky & Co., cestini per la raccolta differenziata realizzati con il relativo materiale di scarto.

L’obiettivo principale di Novonovo è quello di creare una comunità. Essere una piattaforma non significa che ci limiteremo ad essere un servizio online o, peggio ancora, solo un marketplace.
Il nostro scopo è creare un network che faciliti lo sviluppo di una comunità collaborativa in cui le persone cooperano con un obiettivo comune.

Novonovo funzionerà così:

  • Se hai un prodotto o un materiale che non ti serve più, puoi donarlo o venderlo a basso prezzo.
  • Se stai cercando qualcosa di “nuovo”, puoi vedere se qualcuno sulla piattaforma sta proponendo quello che cerchi. In questo modo, puoi risparmiare ed evitare l’uso di materie prime.
  • È inoltre possibile utilizzare la piattaforma per collegarsi con persone e organizzazioni allo scopo di partecipare, creare eventi o attività con il fine di contribuire alla sostenibilità.

Novonovo vuole offrire alla comunità (specialmente quella “creativa”) l’opportunità di trovare e lavorare più facilmente materiali recuperati. Così facendo si stimolerebbe la creazione di nuovi prodotti sostenibili (con meno necessità di usare materia prima), vendibili sulla piattaforma.

Per sostenere la realizzazione di Novonovo è stata creata una campagna di crowdfunding sulla piattaforma portoghese PPL attiva fino al 4 giugno. Le ricompense per chi contribuirà a questo progetto rappresentano a pieno il senso di Novonovo: prodotti, attività o workshop che mettono in luce il senso profondo del donare nuova vita a materiali destinati al macero.

Stallo, una tra le ricompense. Un set di due bicchieri ricavati da bottiglie recuperate,
creati dal collettivo Os Italiano Design.
Tra le ricompense c’è anche Tocco, un oggetto luminoso, realizzato in marmo
recuperato. Il materiale proviene da complessi industriali di lavorazione della pietra.
Tra le ricompense anche Upgram, un gioco realizzato con ritagli di sughero.
Prodotto tramite taglio laser e disegnato dal designer Francisco Salis Gomes.
Tra le ricompense ci sono anche due portafogli della marca “Só Sarrada No Ar”, di
Ranieri Ribeiro, creati usando tessuti provenienti da jeans usati.

Novonovo è una piattaforma che favorisce il vero sviluppo di un’economia circolare.

Novonovo sarà aperto a tutti, che si tratti di una società, un’università, un’organizzazione pubblica o privata, un professionista o un “creatore” (architetti, designer, artisti, artigiani, maker). In bocca al lupo!

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

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