Boda Boda Madness

Quando la moda, lo stile e la bellezza sono manifestazioni di dignità, identità e autorealizzazione

Il progetto Boda Boda Madness nasce dalla collaborazione tra il fotografo olandese Jan Hoek e lo stilista ugandese-keniota Bobbin Case. Entrambi affascinati dai numerosi taxi motociclistici che girano per le strade di Nairobi, conosciuti con il nome di Boda Boda. Ce ne sono così tanti che alcuni conducenti modificano le motociclette nei modi più fantasiosi per distinguersi dagli altri taxi e attirare l’attenzione dei clienti.

“Tuttavia, abbiamo pensato che i motociclisti avessero dimenticato una cosa quando hanno personalizzato i lori veicoli a due ruote: il proprio aspetto”, racconta Jan Hoek. “Abbiamo selezionato sette piloti Boda Boda con le moto più appariscenti e ci siamo seduti con ognuno di loro per creare abiti appropriati per completare il loro look.

Grazie a questi nuovi abiti i loro guadagni sono aumentati e se per caso qualcuno di voi dovesse visitare Nairobi, uno di loro potrebbe essere il vostro taxi”.

Ghost Rider
Machete Rider
Mad Max Rider
Rasta Rider
Red Devil Rider
Lion Rider
Vybes Ride
Jan e Bobbin con i Boda Boda taxi Riders

Dal 25 gennaio 2020 la mostra pop-up Now Look HereThe African Art of Appearance, ad Amsterdam, presenterà il lavoro di diciotto artisti africani, tra cui Jan Hoek e Bobbin Case, che hanno utilizzato le apparenze esteriori per raccontare una storia più profonda e radicata. Artisti che hanno ribaltato la percezione dell’Africa attraverso l’uso dell’ironia, della bellezza e dello stile.

Le opere affrontano, direttamente o indirettamente, gli abusi storici e i problemi attuali che dominano l’immagine mediatica dell’Africa. Ma gli artisti si prendono cura di questa immagine e, in tal modo, impostano un tono completamente diverso. Ciò che collega le foto, i video e le esibizioni in Now Look Here è un gioco superiore di cliché e pregiudizi, in cui umorismo, bellezza e ottimismo sfidano la realtà quotidiana.

La mostra è una manifestazione della biennale N’GOLÁ sulle isole africane di São Tomé e Principe tenutasi dal 26 luglio al 18 agosto 2019, a cura di Renny Ramakers. Durante la sua ricerca Renny è stata colpita dalla misura in cui la moda, lo stile e la bellezza possono essere manifestazioni di dignità, identità e autorealizzazione nel continente africano. Questo paradosso di apparente superficialità che in realtà funziona come una grave controforza, si è sviluppato in un tema importante per la mostra. Il risultato finale di São Tomé e Principe ha enfatizzato questa coerenza, generando un dialogo tra le opere tanto quanto tra gli artisti.

Nome: boda boda madness
fotografo: jan hoek
fashion designer: bobbin case
exhibition: now look here – the african art of appearance
location: Amsterdam north. asterweg 17
durata: 25 january – 23 February 2020
orario di apertura: da mercoledì a domenica, 11.00 – 18.00

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.