Pensieri sui sogni,
Maria Fischer

Il libro “Traumgedanken” (“Pensieri sui sogni”), realizzato da Maria Fischer, studentessa alla FH Augusta, contiene una raccolta di testi letterari, filosofici, psicologici e scientifici che offrono una panoramica delle diverse teorie sul tema del sogno ed è accompagnato da una serie di illustrazioni astratte realizzate interamente con veri fili colorati, tessuti attraverso la carta e che corrono lungo tutto il libro.

Per facilitare l’approccio al tema piuttosto sfuggente, il libro è concepito come una specie di “sogno sul sognare”. Analogamente a un sogno, dove pezzi di realtà vengono assemblati dalla mente per costruire una storia, troviamo stralci di testi diversi tra loro e collegati da fili che li legano attraverso parole chiave (come in un ipertesto). I fili hanno anche la funzione di visualizzare la confusione e la fragilità dei sogni.

Su cinque pagine ci sono le illustrazioni create con il filo. La loro forma e il loro colore sono basati sulle parole chiave della pagina accanto. In questo modo l’immagine astratta del “sogno sul sognare” è generata.
Inoltre ci sono cinque pagine in cui è ricamato sulla carta un significativo estratto estrapolato da un testo della pagina opposta. Non è leggibile perché la superficie reale dei caratteri è all’interno della pagina piegata ed esprime il mistero dei sogni e la loro interpretazione.

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.