What Katie Ate, Katie Quinn Davies

What Katie Ate è un’incredibile risorsa per gli amanti della cucina e… della fotografia. Il blog ha un nome già molto esaustivo e divertente riguardo il suo contenuto: What Katie ate ovvero Quello che Katie ha mangiato.

Katie Quinn Davies è una fotografa professionista di Sidney (Australia) specializzata in food, lifestyle e interiors; dal 2009 ha creato questo sito dove propone ricette della cucina locale, nazionale e internazionale, recensioni di ristoranti, negozi gourmet e produttori artigianali, il tutto accompagnato da splendide fotografie che evidenziano, oltre la professionalità di Katie, la succulenza e la gradevole quanto genuina estetica dei piatti.

Il patinato ci ha un po’ stancato. Le sue immagini sanno di reale, sembra quasi che faccia la foto appena sfornato il piatto, dopo averlo poggiato sul tavolo, prende la macchina fotografica e scatta (non è così, ma ci piace crederlo).

Per chi volesse vedere gli altri lavori di Katie può visitare il sito www.katiequinndavies.com.au

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.