Stadt der Zukunft, Matthias Heiderich

Stadt der Zukunft, Matthias Heiderich su designplayground.it

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Stadt der Zukunft / Città del Futuro – Hansaviertel, Berlino

Lo Hansaviertel era in origine un quartiere ottocentesco, ufficialmente appartenente al più vasto quartiere di Tiergarten. Raso al suolo durante la seconda guerra mondiale, fu ricostruito in occasione dell’Internationale Bauausstellung (“Mostra internazionale dell’edilizia”) del 1957, assumendo il ruolo di progetto-vetrina di Berlino Ovest, contrapposto alla Stalinallee (oggi Karl-Marx-Allee) di Berlino Est. Il quartiere si compone di edifici di varia tipologia (case a torre, a stecca, a patio), disposti liberamente nel verde e al margine del Tiergarten. In posizione centrale si trovano la stazione della U-Bahn, una biblioteca, un teatro e spazi commerciali.

Il progetto degli edifici fu affidato a famosi architetti, fra i quali Alvar Aalto, Walter Gropius e Oscar Niemeyer. Dal 1995 l’intero quartiere è stato posto sotto tutela monumentale (Denkmalschutz). (Wikipedia)

Matthias Heiderich ci sorprende ancora una volta nel raccontarci la sua Berlino.

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Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.