Normalmente al turista o all’appassionato di arte è concesso visitare una mostra nel giorno del suo vernissage o comunque quando l’esposizione ha avuto il suo inizio. Tutto è al proprio posto, ogni luce e ogni minimo dettaglio sono già stati predisposti e a chi guarda sfuggirà sicuramente il processo che ha portato a quel risultato.
Infatti non capita spesso di poter assistere all’allestimento di una mostra, di essere presenti durante l’arrivo di opere come la Guernica di Picasso e intervenire nel momento in cui viene decisa la sua location o la sua illuminazione. Quasi impossibile immaginare di passeggiare per strada e incappare nella gru che sta cautamente innalzando la statua di Papa Giovanni Paolo II! Sicuramente esserci sarebbe un’impresa tanto ardua quanto fortuita e fortunata. Il blog Installatorha avuto la brillante idea di riunire migliaia di immagini dei “dietro le quinte” di mostre storiche del passato e di quelle più stravaganti del presente, allestite in ogni parte del mondo. I navigatori possono anche proporre i loro scatti. Ecco una selezione degli allestimenti più curiosi e interessanti.
Design Playgroundè un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.
Designcome “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.
Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo: “Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.
Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.
Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.
Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.
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