Dopo la partecipazione alla prima edizione di Illustri, torna a Vicenza Alessandro “Shout” Gottardo, uno dei più apprezzati e affermati illustratori italiani nel mondo con la personale Alessandro Gottardo Selected Works, che fino all’8 dicembre, espone il meglio dei suoi lavori e alcune opere inedite.
Si tratta di un excursus allestito nei suggestivi spazi del Chiericati Underground, gli interrati di Palazzo Chiericati, curato da Ale Giorgini e organizzato dal Comune di Vicenza in collaborazione con Associazione Yourban (di Ale Giorgini e Andrea Ceroni) nell’ambito degli eventi che porteranno a Illustri Festival, la prima edizione della biennale di illustrazione in programma a fine 2015.
La mostra, a ingresso libero, raccoglie l’evoluzione del suo percorso artistico, dalle prime opere firmate con nome e cognome, ai lavori che hanno conquistato unanime apprezzamento nel mondo con la firma Shout: le sue opere illustrative, pubblicate nel volume Mono Shout nel 2010 da 279 Editions, la serie di ritratti espressionisti denominata Jetlag, già premiata dalla critica USA, la serie di acquetinte esposta per la prima volta a Los Angeles nel 2011 e alcuni originali inediti. Gran parte della produzione illustrativa che è esposta appartiene a una selezione di opere inedite realizzate tra il 2010 e il 2014, pubblicate per la prima volta nel volume On Shout (sempre di 279 Editions) che è uscito contemporaneamente alla mostra vicentina.
L’unicità delle opere di Shout sta nella loro chiarezza; al centro dell’immagine infatti non c’è la tecnica, non ci sono virtuosismi, ma un’idea, un concetto che con immediatezza si svela di fronte agli occhi dell’osservatore. Shout costruisce un messaggio, spesso complesso e pieno di sfumature, che affida a immagini caratterizzate da pochi segni e dettagli e attraverso le quali, grazie a un processo di sottrazione e sintesi, prorompe con fulminea evidenza e semplicità. Quella di Shout è stata un’operazione frutto di una ricerca prima di tutto interiore che lo ha portato a raccontare e indagare l’umanità attraverso piccole opere concettuali.