BilBOlbul 2014.
Festival internazionale di fumetto

Torna a Bologna l’ottava edizione del Festival Internazionale di Fumetto, a cura di Hamelin Associazione Culturale.

Dopo quasi un anno e mezzo di preparazione, scandito dagli appuntamenti del calendario di “Aspettando BilBOlbul”, da oggi, giovedì 20 fino a domenica 23 novembre torna a Bologna l’ottava edizione del Festival Internazionale di Fumetto, a cura di Hamelin Associazione Culturale.

Un’edizione rinnovata già dal nuovo logo e dalla grafica del programma, entrambi curati da Paper Resistance, e dall’immagine del festival creata da Sarah Mazzetti insieme ai video di countdown e dal nuovo sito. L’apertura della manifestazione è affida al convegno del 20 novembre, ospitato al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, dal titolo “Editoria senza editori? Pubblicare fumetti oggi”. Una giornata di studio per fare il punto, realizzare una mappatura della produzione editoriale a fumetti, studiare le problematiche e delineare un orizzonte di possibilità per le nuove generazioni di addetti ai lavori e di artisti. Partendo dai dati, allargando all’analisi del panorama, interrogando le più importanti realtà editoriali italiane e conoscendo le nuove leve che si affacciano sul mercato, questo convegno cercherà di fare chiarezza per contribuire all’invenzione di un nuovo modo di essere editori.

BilBOlbul si trasforma nella sede privilegiata per capire come fare fumetto oggi grazie ad un programma ricchissimo che prevede un convegno, 36 mostre (20 per il programma IN e 16 per quello OFF), 7 produzioni editoriali ed espositive create ad hoc, 5 workshop con artisti internazionali, uno spazio interamente dedicato ai bambini. E ancora tavole rotonde, incontri, performance e molto altro…

BBBLab è una nuova sezione del festival, un laboratorio aperto per chiunque operi nei settori dell’illustrazione, del fumetto, della grafica e dell’editoria e soprattutto per i giovani talenti o autori che vi si affacciano. BBBLab si articola in 3 tavole rotonde, presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, su temi che riguardano la produzione contemporanea (“Esperti, giovani autori e grandi maestri”, “Crowdfunding” e “l’autoproduzione”); 5 workshop per giovani artisti con Icinori, Manuele Fior, Paolo Bacilieri, Alessandro Tota, Roman Muradov; 3 incontri con editor per letture di portfolio con Alexandra Zigsmond del “The New York Times”, Michele Foschini di Bao publishing, Maurizio Ceccato di “Watt Magazine”.

Tra le tante (e tutte degne di essere menzionate) mostre in programma (tutte le altre potete consultarle qui): L’intervista. Storia di un fumetto, di MANUELE FIOR (21 novembre – 11 gennaio 2015, MAMbo, inaugurazione 20 novembre h.18.30), che segna il primo ingresso del Festival al Museo d’Arte Moderna di Bologna e ricostruisce il percorso creativo durato ben tre anni che ha portato alla creazione di un libro importante come L’intervista (Coconino Press, 2011) e per la prima volta in Italia Fumetto, istruzioni per l’uso di ROMAN MURADOV (21 novembre – 12 dicembre, ZOO, inaugurazione 21 novembre h. 20.00).

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Poster BilBOlbul 2014 / copyright Sarah Mazzetti
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© Manuele Fior
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© Icinori
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© Roman Muradov

Delle 20 mostre del programma IN sette sono relative alle altrettante produzioni editoriali quest’anno a BilBOlbul: Studiolo Icinori, di ICINORI (21 novembre – 6 gennaio 2015, al Museo di Palazzo Poggi, inaugurazione 22 novembre h.14); Dolores (21 novembre – 19 dicembre, al Museo delle Cere Anatomiche, inaugurazione 22 novembre h.18) esposizione di PAPER RESISTANCE, JAMES KALINDA, SCARFUL E DANIEL MUNCH; Lubok per tutti (21 novembre – 11 dicembre, Squadro Galleria Stamperia d’Arte, inaugurazione 22 novembre h.19.30) di VOLKER PFÜLLER, classe 1939, grande maestro dell’illustrazione soprattutto dell’arte dei manifesti per il teatro e insegnante di una intera generazione di fumettisti tedeschi; Bendata di Stelle (20-29 novembre, alla Galleria Freak Andò, inaugurazione 21 novembre h.17.30, poi 30 novembre – 15 gennaio 2015 presso Inuit Bookshop) un libro che ELISA TALENTINO ha disegnato a partire da un racconto di Luisa Pellegrino e a cura di Inuit Editions; le due mostre dell’associazione culturale e casa editrice Canicola: Canicola Germania presso il Museo internazionale e Biblioteca della musica (21 novembre – 21 dicembre, inaugurazione 21 novembre h.18) con i protagonisti più giovani e innovativi del fumetto tedesco e Cerchi, Linee e Sofà di Anne Vagt e Josephin Ritschel, allo Spazio& (21 novembre – 19 dicembre, inaugurazione 21 novembre h.18.30); Fragile di MAX DE RADIGUÈS e CHARLES FORSMAN (Villa Lipparini, 21 novembre – 14 dicembre, inaugurazione 21 novembre h.19); Waiting For Teiera (18 – 23 novembre presso Salaborsa, incontro con gli autori 23 novembre h.17) progetto editoriale ed espositivo curato dal gruppo di artiste TEIERA, Sarah Mazzetti, Giulia Sagramola, Cristina Spanò, insieme a Roman Muradov (già in mostra presso ZOO).

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© Volker Pfuller
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Waiting for Teiera

Poi c’è Crocicchi, 5 LECTIO MAGISTRALIS su i grandi maestri del disegno contemporaneo: Anouk Ricard con Anna e Froga, Fare Fumetto per bambini (21 novembre, h.10.30, Biblioteca Renzo Renzi); Volker Pfüller con Lubok per tutti (21 novembre, h.15.00, Accademia di Belle Arti di Bologna – Aula Magna); Studiolo Icinori con Icinori (22  novembre, h.11.00 Biblioteca Salaborsa – Auditorium); Manuele Fior I film della mia vita (22 novembre, h.14.00, Cinema Lumiere); Paolo Bacilieri, Stefano Bartezzaghi con Parole crociate e persone disegnate (23 novembre, h.11.00, Biblioteca Salaborsa – Auditorium). In collaborazione con Goethe Institut, Institut Français – Ambassade de France, Alliance Française.

BILBOLBUL ROOMS infine consolida la storica collaborazione tra il festival e Al Cappello Rosso Albergo in Bologna dal 1375. Ormai da tempo ogni anno viene chiamato un artista a disegnare e mettere in scena ad hoc una stanza dell’albergo. In questa ottava edizione tocca ad ANNA DEFLORIAN, giovanissima disegnatrice, allestire la stanza 304 dell’hotel con intrecci di texture grafiche, colori acidi, capelli rosa e cieli infuocati (inaugurazione con l’autrice 23 novembre h.19.30).

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© Anna Deflorian

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.