Happy Bike,
Pedalando verso la felicità.

il libro di Alfredo Bellini, edito da Marotta e Cafiero.

In tema di mobilità l’Italia è in forte ritardo rispetto alle politiche degli altri stati europei che già da molti anni stanno attuando piani che riguardano sia il rinnovo del parco dei mezzi pubblici (autobus, treni, tram e metropolitane), sia la ciclabilità come chiave di volta di una mobilità sostenibile.

In italia vengono contestate il maggior numero di infrazioni del codice della strada rispetto a qualsiasi altro paese europeo: circa 78 milioni di multe ogni anno che equivalgono a circa 215.000 multe al giorno. Il secondo paese in classifica è la Germania con 21 milioni, una differenza considerevole. Tutto questo, tradotto in vittime della strada (siamo secondi solo alla Grecia), significa 3.700 morti solo nel 2013, mentre negli ultimi dodici anni contiamo 62.000 morti e 4 milioni di feriti o invalidi.

In attesa della ridefinizione delle caratteristiche tecniche per le piste ciclabili e la revisione del Codice delle Strada che diventerà un vero manuale di “educazione stradale”, sulla strada che ci porterà “dalla società dell’automobile a quella delle persone”, vi segnaliamo il libro di Alfredo Bellini, Happy Bike, Pedalando verso la felicità edito da Marotta e Cafiero.

La bicicletta non è solo un mezzo di trasporto. È molto di più. È la possibilità di rendere la città più umana e più bella. Una città che promuove la bicicletta è una città felice. Happy Bike, pedalando verso la felicità è un viaggio esplorativo sull’utilizzo della bicicletta come possibile soluzione ai problemi della mobilità urbana.

L’originalità del libro è nel suo approccio metodologico: la linea narrativa è incentrata sul rapporto bicicletta e felicità, a livello individuale e collettivo, e offre al lettore una panoramica a 360 gradi sul mondo delle due ruote. È un libro che non parla solo di biciclette ma soprattutto del rapporto persona-città e pone una serie di riflessioni sulla necessità di riconsiderare le strade urbane come luoghi di aggregazione, in cui potersi muovere con facilità e sicurezza. 

“L’uomo ha diritto alla felicità” fu il principio, coniato dal grande pensatore e filosofo napoletano del 700 Gaetano Filangeri, ad ispirare la decisione di Benjamin Franklin di inserire l’esplicito riferimento alla felicità come diritto inalienabile nel testo della Dichiarazione di Indipendenza americana del 4 luglio 1776.

E ancora il paradosso di Easterlin, (Easterlin Paradox) o paradosso della felicità, viene definito nel 1974 da Richard Easterlin, professore di economia all’Università della California meridionale e membro dell’Accademia Nazionale delle Scienze, il quale, ricercando le ragioni per la limitata diffusione della moderna crescita economica, evidenziò che nel corso della vita la felicità delle persone dipende molto poco dalle variazioni di reddito e di ricchezza. Questo paradosso, secondo Easterlin, si può spiegare osservando che, quando aumenta il reddito, e quindi il benessere economico, la felicità umana aumenta fino ad un certo punto, poi comincia a diminuire, seguendo una curva ad U rovesciata. (Wikipedia)

Da qui è partito Alfredo Bellini per raccontare la rivoluzione a due ruote, dal diritto alla felicità e da quelle promesse di libertà fatte dall'”automobile”  che sono state palesemente disattese. Un libro che sottolinea, come già detto, il rapporto tra persone e città, la città vissuta non come posto alienante ma come luogo di aggregazione nel quale esiste facilità di rapporto e di scambio.

L’autore, sostenuto dal fatto che i paesi che hanno da tempo investito idee e risorse sulla mobilità dolce sono quelli più “felici”, ci guida attraverso quelle città in cui tutto questo è tangibile: da Bogotà a Siviglia, da Copenaghen a Barcellona passando per Portland,  perché pedalando abbiamo la possibilità di vivere ed osservare la città con occhi nuovi, liberandoci da quella “road rage” (rabbia al volante) che troppo spesso ci assale, per essere liberi e più felici.

La concretezza delle tesi di Alfredo Bellini si esplicita anche dal punto di vista economico, considerando che l’utilizzo della bicicletta in Europa ― stimabile nel 7,2% di percentuale di utilizzo rispetto agli altri mezzi ― genera ogni anno un giro d’affari di 200 miliardi di euro e, soprattutto, dal punto di vista della salute, innumerevoli sono i benefici per uomini e donne di ogni età.

Per finire, un’analisi delle possibili azioni che ogni amministrazione locale può mettere in campo per cambiare le città e realizzare nel breve e medio periodo le condizioni per una mobilità in bicicletta sicura e felice. Un libro prezioso da leggere e condividere.


Alfredo Bellini, classe 1973, laurea in Economia e Commercio, master e specializzazione nei trasporti, si occupa da oltre dieci anni di politiche di mobilità urbana e ciclistica. Dal 2006 utilizza quotidianamente la bicicletta per muoversi nella sua città, Napoli. L’amore per la bici e la meditazione si incontrano nel 2011 quando fonda il magazine “BiciZen.it”, tra i blog di biciclette più letti in Italia secondo la classifica de “Il Sole 24Ore”.

Nel 2012 contribuisce a lanciare il movimento “Salvaiciclisti”, la campagna nazionale che chiede alla politica interventi mirati per aumentare la sicurezza dei ciclisti sulle strade italiane, diventando il referente per la città di Napoli. È autore di alcune pubblicazioni e collabora con la rivista “AAM Terra Nuova”, scrivendo articoli ed approfondimenti sulle tematiche ambientali.

Cura per “Terra Nuova Edizioni” la BiciAgenda 2013 e, sempre nel 2013, scrive le copertine per la guida Napoli Loves Bike, casa editrice L’Isola dei Ragazzi. Per il Comune di Napoli organizza la prima edizione di Cyclopride. Dal 2012 partecipa come relatore a numerosi convegni e seminari. La sua frase guida è “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”.


IN LIBRERIA

È possibile acquistare il libro in qualsiasi punto vendita. Se non fosse disponibile, è possibile richiederlo alla stessa libreria oppure inviando una mail alla casa editrice ordini@marottaecafiero.it
Per chi si trova a Napoli, le copie del libro si possono acquistare presso lo store della Marotta&Cafiero al Teatro Bellini, Via Conte di Ruvo 14, dal martedì al sabato, dalle 18.00 in poi. (per info e prenotazioni: store@marottaecafiero.it)

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