Matteo Berton

Fumetti e illustrazioni al Cinema Caffè Lanteri di Pisa

Matteo Berton, Macbeth

Venerdì 23 gennaio inaugurerà al Cinema Caffè Lanteri la mostra dedicata al giovane fumettista e illustratore pisano, Matteo Berton. L’esposizione sarà visitabile fino a domenica 8 febbraio e presenterà una serie di serigrafie inedite e una serie di tavole originali tratte dai suoi ultimi lavori.
Moderatore dell’inaugurazione della mostra sarà Maurizio Vaccaro, del programma radiofonico Crazy Manday della web radio Radiocicletta, media partner dell’evento.

Matteo Berton
Classe 1988, Matteo si diploma nel 2010 presso la Scuola Comics, ma già dal 2008 inizia a collaborare con qualche autore e a pubblicare le sue tavole. A Lucca Comics vince, insieme a Francesca Santi, il Lucca Project Contest con la storia Nelle lande dei giganti che realizza durante tutto il 2011. Contemporaneamente a questo esce anche 
Dal Risorgimento alla Resistenza, un fumetto promosso dalla Regione Toscana sui personaggi che hanno fatto l’Italia per il quale Matteo e Francesca Santi realizzano una storia che racconta la vita di Francesco Domenico Guerrazzi.
Nei primi mesi del 2012 finisce di disegnare l’Altro, un fumetto scritto da Antonio Lusci per Manicomix, momento che Matteo vede come punto di distacco definitivo dall’uso del pennello.
Collabora poi con il gruppo musicale Electric Sheeps per il quale realizza la grafica dell’LP, dell’album Ogni Santo Giorno e di alcuni video. Inizia così anche un percorso di sperimentazione nel motion design e video making. L’ultimo progetto è Designer&Client un progetto di tesi del corso Visual Design all’Università di Disegno Industriale di Firenze.

Nonostante la giovane età, Matteo Berton ha raggiunto molto presto uno stile originale e riconoscibile, caratterizzato dalla ricerca di un segno dalla forte leggibilità grafica ma privo di leziosità. Le scelte di utilizzare il pennello solo a secco su carta ruvida e di rendere la penna lo strumento centrale, hanno fatto sì che il suo tratto mantenga la freschezza del non finito, del piccolo errore, della linea tremolante e della campitura a penna tipica degli sketch. Un disegno chiaro e immediato, ma al tempo stesso dalla consistenza “pastosa e sporca”.

Il lavoro di Berton ha ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui quello della Society of Illustrator di New York, e molte ed interessanti sono le collaborazioni di questo giovane autore. Dalle illustrazioni realizzate per il libro di Anna Foa “Portico d’Ottavia” Ed. Laterza del 2014, alla collaborazione con la casa editrice svizzera Bookmaker Comics, per la biografia a fumetti di Etnik della collana Monograff, una serie di mografie dedicate a famosi street artist italiani; ma anche con editrici indipendenti come Delebile di Bologna o B Comics di Roma per il volume CRACK! realizzando “Isola”, un fumetto che riflette sull’onomatopea che dà il nome al libro attraverso la rappresentazione muta di un’isola che man mano vediamo crollare inesorabilmente.

3
10
copertina robinson copy
iliade 3
Layout 1
Macbeth - Matteo Berton
Locandina_Matteo Berton_Lanteri_low

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.