“Scottecs Megazine”. Sio per Shockdom

Sio (Simone Albrigi) è un fumettista veronese. Disegna dall’età di 8 anni. Nel 2006 entra a far parte di Shockdom e pubblica online le strisce Scottecs, con un rotolo di carta igienica come protagonista. In seguito, grazie a Shockdom, le raccolte di strisce vengono stampate su carta. Nel 2012 pubblica il suo primo video su YouTube e ad oggi il suo canale (Scottecs) conta 650.000 iscritti. Nel 2014 firma il video de Lo Stato Sociale “Questo è un grande Paese”, e nello stesso anno pubblica un seconda raccolta di strisce, “Questo è un Libro con i Fumetti di Sio”, bestseller a Lucca Comics & Games 2014. A fine 2014 realizza il video di Elio e Le Storie Tese, “Luigi il Pugilista”.

Scottecs Megazine è curato interamente da Sio che realizza la quasi totalità dei contenuti. Ospiti del primo numero saranno anche lo scrittore Francesco Muzzopappa, la scrittrice Ginevra Lamberti e il disegnatore Davide Caporali, creatore di Maschera Gialla. Oltre ai fumetti, si alterneranno tante rubriche nella più classica delle tradizioni dei periodici: dai test alle ricette di cucina, dall’enigmistica all’oroscopo e alla posta dei lettori. Il tutto rigorosamente nello stile nonsense di Sio.

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Francesco Settembre, nel 2000, dopo aver letto fumetti per una vita, ha avuto la pessima idea di combinare questa sua passione con quella per il commercio, iniziando una attività di vendita online ed alle fiere di settore. Nel 2003 ha aggravato la sua posizione, aprendo una libreria specializzata a Terni, Antani Comics.
Nel 2006, con un gruppo di amici, lancia “Narnia Fumetto”.

Oggi, dopo quindici anni, oltre centoventi incontri/presentazioni con autori organizzati in negozio, otto manifestazioni realizzate a Narni e due, miracolose, a Terni, è ancora saldamente dietro il suo bancone, in via Armellini 6.

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.