Poster Rock. Gig Posters e il Flatstock Poster Convention

La prima grande mostra europea dedicata alla rock poster art, una esposizione di manifesti di concerti rock.

Il Museum für Kunst und Gewerbe di Amburgo ha inaugurato il 21 agosto scorso la prima grande mostra europea dedicata alla rock poster art, una esposizione di manifesti di concerti rock – di cui circa 140 serigrafie e una serie di stampe più piccole – firmati da artisti e graphic designer.

La cultura per i gig poster si è sviluppata nei primi anni del 1980 in risposta alla sempre più commerciale comunicazione dell’industria musicale. Rock, punk, heavy metal e grunge sono tutti nati come movimenti di protesta e l’immagine patinata che le case discografiche gli attribuivano poco rappresentava l’ambito di controcultura in cui quei sound erano nati.
Artisti e graphic designer risposero a questa tendenza con la produzione di manifesti alternativi, molto più audaci, graffianti e ironici che ben presto divennero molto più ricercati di quelli ufficiali, tanto da essere collezionati.

Negli anni successivi attorno ai gig poster si è creato un vero movimento che nel 2000 è stato convogliato virtualmente nel sito internet gigposter.com e fisicamente nel convegno internazionale Flatstock Poster Convention (prima edizione del 2002 a San Francisco). In concomitanza della mostra, nel 2015 questo convegno si svolgerà proprio ad Amburgo dal 23 al 26 settembre. La mostra invece resterà aperta fino al 1° novembre 2015.

Per chi fosse interessato a questo argomento consigliamo la lettura anche di questi due vecchi post, il primo sulla storia del manifesto di Woodstock e il secondo sugli Psychedelic Rock Poster.

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Foto di Michaela Hille
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Flatstock 1, San Francico, 2002 – Siebdruck | screen print, 48,3 x 31,8 cm © Jay Ryan / www.thebirdmachine.com
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Flatstock Europe 6, 2011 – Siebdruck | screen print, 61 x 45,5 cm © Justin Santora
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Beck, 2005 – Siebdruck | screen print, 58,5 x 40,6 cm © Tara McPherson
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Les Savy Fav, 2011 – Siebdruck | screen print, 64 x 46 cm © Strawdogs
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Flatstock Europe 5, 2010 – Siebdruck | screen print, 67,5 x 47,5 cm © Lars P. Krause / www.douze.de
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Mule, 1995 – Siebdruck | screen print, 84,2 x 50,4 cm © Derek Hess
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Jesus Lizard, 1995 – Siebdruck | screen print, 71,2 x 39,7 cm © Derek Hess
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Nick Cave, 2002 – Siebdruck | screen print, 66,3 x 50,5 cm © Justin Hampton
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The White Stripes, 2003 – Siebdruck | screen print, 69,4 x 50,2 cm © Justin Hampton
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The Walkmen, Chicago, 2006 – Screen printed poster, 63,5 x 48,2 cm © Diana Sudyka
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The Fantomas / Melvins Big Band, 2006 – Siebdruck | screen print, 67,5 x 47,4 cm © Bongoût (Gfeller+Hellsgård)
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Foto di Michaela Hille

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

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