Memorie Urbane #9. Apolo Torres con “Emergere” alla Temporary Gallery di Arce

Dopo il piccolo break estivo torniamo con piacere ad aggiornarvi sul festival Memorie Urbane, che si prepara per la chiusura di questa quarta edizione con due grandi artisti in arrivo e una mostra in anteprima europea.
L’appuntamento è ad Arce il 27 settembre con il primo Memorie Urbane Day e l’open della mostra “Emergere” dell’artista brasiliano Apolo Torres, negli spazi della Temporary gallery allestita appositamente per l’occasione. Una giornata dedicata all’arte contemporanea e alla street art con un programma molto folto; un’occasione unica per scoprire la cittadina ciociara di Arce.

Come vuole la tradizione ciociara, si comincia con un buon pasto e una volta rifocillati dalle prelibatezze locali si prosegue con uno Street Art Bus Tour alla scoperta dei muri realizzati nella cittadina. Sono previste due partenze, una ore 15:00 e l’altra 16:30; i posti per il tour (gratuito, ad offerta) sono limitati e su prenotazione e i partecipanti saranno accompagnati da un cicerone che illustrerà il giro attraverso aneddoti e informazioni sulle opere.

Alle ore 18:00 si terrà l’apertura della contemporary gallery di Memorie Urbane, in piazza Umberto I: uno spazio tolto alla decadenza e trasformato in galleria temporanea con una sala dedicata ad “Emergere”, la prima personale europea dell’artista brasiliano Apolo Torres, e la seconda che raccoglierà una selezione di opere su carta di artisti che hanno partecipato al festival in queste 4 edizioni.

“Apolo Torres, artista ventinovenne brasiliano, con le sue tele riesce a farci entrare in un universo dove realtà e immaginario coesistono, facendo cosi viaggiare lo spettatore oltre il conosciuto. L’ acqua, elemento dominante nei primi lavori dello stesso, è quasi del tutto abbandonato: le persone, gli elementi inizialmente erano immersi nell’acqua come in un post diluvio. Oggi, il fondo, ovvero la texture dominante è una struttura non definita, una piattaforma, un vecchio muro da cui Emerge… una storia. Il lavoro ad olio dei protagonisti, umani, naturali e non, ti catapultano nella realtà per i dettagli e la precisione del lavoro, la texture, il fondo fa da universo o meglio da contenitore delle storie raccontate, ad un primo sguardo sembra un muro consumato dal tempo, che nonostante non voglia prendere il sopravvento sulla storia, ne diventa parte imprescindibile e dominante. Osservando con attenzione ci si rende conto dell’enorme lavoro dell’artista, di una tecnica maturata e finalizzata con strati e strati di colori al fine di creare un fondo unico e fantastico, un muro in cui “immergersi” per poi far “Emergere” fiori, bambini, alberi. Godetevi la prima personale europea dell’artista.” (“Emergere”, Apolo Torres – a cura di Davide Rossillo)

Apolo Torres sarà inoltre impegnato anche con la realizzazione di un paio di interventi murali, ad Arce e Formia. Nei prossimi giorni invece a Fondi sbarcherà l’artista Nafir. Nato a Teheran, i suoi lavori hanno da sempre subito l’influenza dell’arte tradizionale e della cultura iraniana. Ha iniziato a “taggare” nel 2008, clandestinamente, come tutti, scegliendo poi di affrontare problematiche sociali della sua terra e del mondo intero, e questo fa di lui un artista “impegnato” e, se vogliamo, impegnativo. Si è dovuto confrontare con una censura tutt’altro che apparente nel suo paese d’origine, optando per interventi veloci su pareti “importanti”, al fine di lanciare messaggi a volte anche delicati e morali dal forte impatto visivo.

Restate sintonizzati per tutti gli aggiornamenti, siamo sicuri che come sempre ne vedremo delle belle…

Apolo Torres_designplayground
Nafir
Nafir
Nafir
Nafir
Nafir
Nafir
Nafir
Nafir

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

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