“The story of Eames furniture”, Gestalten 2015

Storie, immagini e ricordi sul più influente marchio di arredamento del nostro tempo.

Da luglio 2015 è di nuovo disponibile The story of Eames furniture, un cofanetto del 2010 edito dalla Gestalten, nel quale MarilynJohn Neuhart, parafrasando le parole di Charles Eames stesso, raccontano la storia non di una persona fisica ma del più importante e influente marchio di arredamento del nostro tempo. Entrambi membri dello Studio Eames a partire dal 1950, hanno raccolto per questo libro più di quindici anni di storie, immagini e ricordi.
Composta da due volumi (in totale 800 pagine) e corredata di oltre 2.500 immagini, la pubblicazione approfondisce, come mai fatto prima, il contesto in cui i prodotti di Charles e Ray Eames sono nati e documenta in dettaglio il processo della loro progettazione.

Volume 1
Il primo volume presenta i primi anni dello studio Eames e il metodo di progettazione dei mobili. Introduce non solo Charles e Ray Eames, ma anche i membri chiave del loro team di progettazione, tra cui Eero Saarinen, Harry Bertoia, Herbert Matter e altri. Questo volume si concentra anche su primi lavori di Charles Eames con il compensato e su come ha adattato le tecniche di stampaggio del compensato ad un sistema di mobili per la produzione in serie.

Volume 2
Il secondo volume racconta il periodo che va dal primo dopoguerra al 1978, l’anno della morte di Charles Eames, e la fine effettiva dello Studio Eames. Spiega i processi industriali d’avanguardia utilizzati grazie a materiali innovativi come la fibra di vetro, fil di ferro e di alluminio, fornendo una visione incomparabile sul modo in cui le nuove tecnologie siano state fondamentali per la genesi dei pezzi di design più interessanti degli Eames. Questo volume si concentra anche sul ruolo che la Herman Miller Furniture Company ha avuto nell’evoluzione del design del mobile nello Studio Eames e indaga l’influenza di Don Albinson, principale progettista e tecnico di Charles Eames dalla metà degli anni 1940 al 1960.

Tutte le immagini sono estrapolate da From The Story of Eames Furniture © 2010 Eames Office LLC, from the Collections of the Library of Congress

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Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.