33T D’AUTORE, Cremona per Ugo Tognazzi

© Matteo Berton
© Matteo Berton

Cremona rende omaggio al suo concittadino Ugo Tognazzi nel 25° anniversario della scomparsa, attraverso una ricca serie di iniziative e di eventi. Tra i numerosi appuntamenti del contenitore “Cremona per Ugo”, segnaliamo una mostra che avrà inizio sabato 17 ottobre presso lo Spazio Tapirulan di Cremona e ovviamente ad organizzarla è l’omonima associazione. Si tratta di una mostra che mette insieme 33 manifesti d’autore “rifatti” con creatività e ironia per rendere omaggio a colui che spesso viene definito la “quarta T” di Cremona.

© Riccardo Guasco
© Riccardo Guasco

Quando si pensa a Ugo Tognazzi perlopiù torna alla mente la sua interpretazione del conte Lello Mascetti e la supercazzola prematurata con scappellamento a destra o sinistra, vero tormentone del film Amici miei. Pensandoci un po’ meglio forse si rammenterà anche Il vizietto e poi I mostri e La grande abbuffata. Ci sarà poi un drappello di solidi cinefili in grado di enumerare un buon numero di film, più o meno noti. Saranno pochi quelli che conoscono l’intera cinematografia del grande attore e regista cremonese. Ai suoi tempi i film venivano pubblicizzati grazie al manifesto, spesso opera di noti cartellonisti e illustratori. Figure professionali pressoché scomparse, giacché da anni è assai raro che il manifesto di un film sia illustrato.
Ma come sarebbero i manifesti dei film di Ugo Tognazzi se venissero disegnati oggi?

Questa è la domanda che ha spinto l’Associazione Tapirulan ad affrontare la tematica ripercorrendo le tappe più significative della straordinaria carriera cinematografica (quasi 150 film) di Tognazzi attraverso la creatività e la mano di 33 importanti illustratori e grafici italiani: Chiara Dattola, Gek Tessaro, Guido Scarabottolo, Simone Massoni, Antonello Silverini, Elisa Talentino, Alberto Rebori, Teresa Sdralevich, Claudio Arisi, Francesco Poroli, Nicola Boccaccini, Manuela Bertoli + Mario Piazza, Maria Cecilia Azzali + Studio Armadillo, Francesca Protopapa, Olimpia Zagnoli, Ale Giorgini, Riccardo Vecchio, Gloria Pizzilli, Angelo Monne, Anna Resmini, Stefano Colferai, Alessandro Ripane, Matteo Berton, Giulio Castagnaro, Federico Maggioni, Costanza Favero, Fabio Consoli, Riccardo Guasco, Davide Bonazzi + French, Giordano Poloni, Andrea Gualandri, Marco Goran Romano, Gianni De Conno.

© Antonello Silverini
© Antonello Silverini

Si parte dagli esordi degli anni Cinquanta, passando dai grandi successi degli anni Sessanta e Settanta, arrivando alle ultime apparizioni degli anni Ottanta. Non mancheranno le rivisitazioni dei grandi classici, e perfino manifesti di film mai realizzati, come Il viaggio di G. Mastorna, che avrebbe visto – per la prima volta – Ugo Tognazzi sotto la regia di Federico Fellini.

La mostra sarà visitabile fino al 22 novembre 2015. L’ingresso è gratuito.

I mostri - Alberto Rebori
© Alberto Rebori
Il federale - Guido Scarabottolo
© Guido Scarabottolo
La grande Abbuffata - Stefano Colferai
© Stefano Colferai
Il petomane - Giordano Poloni
© Giordano Poloni
La voglia Matta - Simone Massoni
© Simone Massoni
Straziami ma di baci saziami - Olimpia Zagnoli
© Olimpia Zagnoli
La sceriffa - Gek Tessaro
© Gek Tessaro
La stanza del vescovo - Federico Maggioni
© Federico Maggioni
Il fischio al naso - Manuela Bertoli - Mario Piazza
© Manuela Bertoli – Mario Piazza
La tragedia di un uomo ridicolo - Davide Bonazzi - French
© Davide Bonazzi – French

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Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

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