Blok: Wayward Arts magazine

Wayward Arts (“arti ribelli”) è una rivista non-profit a sostegno della comunità canadese del design e delle arti, “una casa per creativi erranti”. Ogni numero un diverso e pluripremiato studio di design canadese lavora con i migliori artigiani nel campo della stampa e con la migliore carta per dare vita alla rivista dei suoi sogni.

Per la pubblicazione del numero #2, parte della “Counter Culture Series”,  è stato invitato per la progettazione lo studio con base a Toronto Blok (Marta Cutler e Vanessa Eckstein). Per mettere a fuoco un argomento così vasto come quello della “controcultura”, il team di progetto ha coinvolto il Dr. Bob Deutsch, noto antropologo culturale. Ne è uscita fuori una pubblicazione che in primis celebra il processo culturale che si genera quando l’arte, la politica e il design si incontrano per agire sulla storia, e palesa la convinzione che il design mostra il suo meglio quando a servizio della società.

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Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

Design Playground attraversa i differenti ambiti della progettazione trattandoli come parte di un unicum che li comprende tutti: dalla grafica alla fotografia, dall’illustrazione al video, dall’industrial design all’arte.