La mostra regalo di GSM al Cinema Beltrade di Milano

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Di esposizioni che valga la pena vedere ce ne sono davvero molte in giro, ma mai avevamo sentito parlare di mostra-regalo. Si tratta di una idea del collettivo GSM, un gruppo di grafici e illustratori che hanno deciso di mettersi in rete per sostenere progetti o realtà che stimano.

Non sappiamo chi siamo, certo, per ora, siamo una ventina di persone e non tutte si conoscono. In comune abbiamo che facciamo grafica o illustrazione o cose del genere, ma cos’altro ci leghi non è chiaro.
Non sappiamo perché stiamo facendo questa cosa.
Le motivazioni sono personali, sono diverse e non sono neanche tanto discusse.
Non sappiamo ancora come organizzare qualcosa come una rete di persone che conservano la loro autonomia e confluiscono di volta in volta e in numero variabile su un progetto proposto non si sa come da qualcuno.
Non sappiamo come ci chiamiamo, a parte identificarci con l’acronimo gsm di cui non si conosce il significato o che ha tutti i significati che chiunque voglia attribuirgli. […] Ecco cosa facciamo: facciamo regali a chi fa cose che ci piacciono facendo quello che ci piace come ci piace. (GSM)

Il primo regalo lo hanno fatto al piccolo Cinema Beltrade di Milano, rinato un paio d’anni fa grazie all’ostinazione di alcune persone che, di fronte alle difficoltà di sopravvivenza delle monosale, hanno deciso di scommettere sull’intelligenza del pubblico e su un’idea di cinema come luogo di incontro, chiacchiere e cultura condivisa.

Sono arrivati un giorno, erano tanti e tante, uno dopo l’altro hanno riempito l’ufficio […] Sono arrivati, con un vero e proprio pacco con tanto di fiocco rosso. Ci siamo commosse per quel che ci abbiamo trovato dentro, e ancora di più per la natura del gesto. E siccome ringraziare non basta abbiamo deciso di festeggiare GSM, il loro regalo e tutti i regali ricevuti in questi mesi con una serata aperta a tutti coloro che hanno voglia di dire il 28 ottobre “ci vediamo al Beltrade”. Perché la vera sorpresa è stata essere scelte per inaugurare un modo così bello e pulito di condividere energia con generosità. (Cinema Beltrade)

Così è nata la mostra Ci vediamo al Beltrade che inaugurerà domani 28 ottobre alle 19.30 e che mette insieme cinquanta manifesti dedicati (e donati) a questa piccola realtà e più in generale all’amore per il cinema.
Oltre alla mostra la serata prosegue con un altro regalo: la proiezione gratuita di una serie di splendidi e rari corti di animazione, a cura di Silvano Ghiringhelli e Andrea Sottile, seguiti da un film da scegliere per alzata di mano fra una rosa di titoli di maggior successo al Beltrade!

In attesa del prossimo regalo firmato GSM…gustiamoci una piccola selezione dei manifesti che saranno in mostra da domani.

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Ci vediamo al Beltrade © GSM / Michele Granata
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Ci vediamo al Beltrade © GSM / Rossana Bossù
SEE YOU BELDRADE
Ci vediamo al Beltrade © GSM / Matteo Perazzoli
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Ci vediamo al Beltrade © GSM / La Tigre
Stampa
Ci vediamo al Beltrade © GSM / Guido Scarabottolo
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Ci vediamo al Beltrade © GSM / Giulia Sollai
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Ci vediamo al Beltrade © GSM / Flop
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Ci vediamo al Beltrade © GSM / Francesca Bazzurro
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Ci vediamo al Beltrade © GSM / Fabio Consoli
Ci vediamo al Beltrade © GSM / Mardero
Ci vediamo al Beltrade © GSM / Mardero
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Ci vediamo al Beltrade © GSM / Angelo Monne

Design Playground è un viaggio nella creatività attraverso i progetti più suggestivi della cultura contemporanea. Un racconto fatto di storie, di idee e di sogni.

Design come “progettazione di un artefatto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica”.

Siamo partiti proprio da qui, dal termine design. Una parola che, come spesso accade con i termini di cui si abusa, ha perso il suo significato originale. O meglio, siamo noi che lo abbiamo perso di vista. Il design non è lusso, il design è creatività ma soprattutto, ricerca e progetto, è saper ascoltare e capire le necessità. Con le parole di Enzo Mari tratte da 21 modi per piantare un chiodo“Credo che il design abbia significato se comunica conoscenza”.

Quello che ci prefiggiamo è raccontare quel design che comunica appunto la storia e le conoscenze che hanno permesso di arrivare alla sua sintesi. Tutto questo in uno spazio aperto a tutti, un playground, dove sia centrale la voglia di conoscere, approfondire e cercare spunti di riflessione.


Massimo Vignelli ha affermato: «Il design è uno – non sono tanti differenti. La disciplina del design è unica e può essere applicata a molti ambiti differenti». E ancora Ettore Sottsass “il design è un modo per discutere di società, politica, erotismo, cibo e persino di design. Alla fine, è un modo per costruire una possibile utopia figurativa o una metafora della vita”.

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